I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, supportati dal personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per detenzione di arma modificata ed esplosione di cose pericolose, un 23enne del luogo, già sottoposto agli arresti domiciliari.
In particolare, nella tarda serata del 4 aprile, i militari sono intervenuti presso la residenza del detenuto domiciliare dove una persona ignota, poco prima, gli aveva esploso contro alcuni colpi di arma da fuoco, procurandogli una ferita alla gamba sinistra.
Gli immediati accertamenti investigativi hanno permesso di acclarare che il predetto aveva avuto un conflitto a fuoco con un uomo non ancora identificato, che gli aveva esplodeva esploso contro 3 colpi di arma da fuoco cal. 22.
Il detenuto domiciliare, armato di una pistola giocattolo mod. revolver modificata per poter esplodere colpi cal. 38, aveva risposto all’azione di fuoco, esplodendo a sua volta 2 colpi all’indirizzo dell’aggressore, poi fuggito per le vie circostanti.
Le attività di indagine esperite sul posto hanno consentito di rinvenire la pistola utilizzata sul lastrico solare del palazzo e di accertare che la stessa era stata lì occultata dalla madre dell’uomo ristretto. Il 23enne, trasportato presso l’ospedale Perrino di Brindisi e dimesso con una prognosi di 15 gg., dopo le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Brindisi. L’arma è stata sottoposta a sequestro. Tuttora in corso le indagini tese all’individuazione e rintraccio dell’aggressore.