Il Comando Stazione Forestale di Contigliano è stato impegnato in questo ultimo periodo in attività di controllo e tutela del territorio denominata “Fossil stone”, infatti l’attenzione degli Agenti si è concentrata su un’area del comune di Cottanello ricca di reperti fossili. L’informazione era giunta attraverso fonti accreditate tanto che anche il primo cittadini di Cottanello aveva formalizzato ai Forestali un denuncia a tal proposito.
Il sito era stato ripetutamente attenzionato e parallelamente era stata attivata una collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, esperendo sopralluoghi propedeutici a valutare la consistenza del giacimento di reperti fossili, costituito principalmente da “Ammoniti” databili tra 400 e 65 milioni di anni. Tali reperti sono tutelati in quanto considerati beni culturali e quindi ne è vietata la raccolta in base alla normativa vigente.
Durante gli ultimi appostamenti i Forestali hanno notato due persone che intente nella ricerca, estraevano e rompevano pietre al fine di saggiarne il contenuto. Quando i due uomini decidevano di lasciare il posto dirigendosi verso il luogo in cui avevano lasciato l’autovettura, i Forestali sono intervenuti contestando alle due persone l’illecita condotta e ponendo sotto sequestro le pietre contenenti i reperti fossili arbitrariamente scavati. Il sequestro è stato prontamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
Ravvisando la violazione dei dettami del Codice dei beni culturali e del paesaggio, i Forestali hanno deferito i due uomini originari di Roma alla Procura della Repubblica di Rieti.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ha fatto sapere che l’area oggetto dell’operazione è riconducibile ad un deposito paleontologico di rilevante interesse scientifico, ancorchè saccheggiato da scavatori non autorizzati, nel quale si rileva la presenza di fossili in gran parte ammoniti ma anche fossili appartenenti ad altre specie.
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