
Un ‘oltraggio a pagamento’ lo aveva definito il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, che aveva diffidato formalmente gli organizzatori del Villaggio di Natale dell’Albaneta a rimuovere immediatamente il cancello posizionato sul suolo pubblico.
Il Villaggio di Natale dell’Albaneta, nei pressi del Cimitero Militare Polacco di Montecassino, aveva suscitato preoccupazione e la protesta da parte dell’Ambasciata di Polonia, che aveva espresso la propria risoluta indignazione per l’accaduto, che colpiva la dignità del più importante luogo di memoria polacco in Italia.
L’Albaneta, è un’area di assoluto pregio storico e naturalistico, circondata da altri monumenti (dal cimitero militare polacco, all’Obelisco, alla ‘casa del dottore’, alla Croce di Ferro, al carro armato ed altri luoghi di interesse storico), e pertanto sottoposta a vincoli normativi molto rigidi.
Al di là del Villaggio di Natale che avrebbe dovuto concludersi subito dopo l’epifania, la preoccupazione maggiore da parte dell’amministrazione comunale che ha diffidato gli organizzatori alla rimozione di un cancello adibito alla cassa posto sul suolo pubblico, riguardava l’attività successiva che l’imprenditore, legale rappresentante dell’associazione che ha in concessione l’area, stando al contratto, avrebbe inteso svolgere. Dalla lettura del contratto, infatti, emergeva per il futuro quella che aveva tutti i connotati di una vera e propria attività imprenditoriale con la realizzazione di camere per il pernottamento, di uno stabilimento per la produzione di birra e di punti ristoro.
Grazie all’Ambasciata di Polonia il villaggio natalizio nei pressi del Cimitero Militare Polacco di Montecassino verrà chiuso.
L’odierno colloquio tra l’ambasciatore Tomasz Orłowski e l’Abbate di Montecassino Donato Ogliari è stato decisivo per la positiva conclusione della vicenda. Poche ore dopo la conversazione l’Ambasciata ha ricevuto la lettera dagli organizzatori dell’iniziativa commerciale che offende la dignità e memoria dei soldati polacchi caduti e sepolti a Montecassino con l’informazione della chiusura definitiva del progetto.
Le attività multidirezionali portate senza sosta dalla missione diplomatica, sostenute dalle associazioni ambientaliste, dei veterani e delle comunità polacche, hanno portato alla sperata conclusione.
La missione diplomatica più volte aveva espresso la propria preoccupazione e protesta alle autorità dell’Abbazia, proprietaria dei terreni, che aveva allontanato da sé ogni responsabilità, dichiarandosi estranea all’iniziativa della costruzione del villaggio di natale nei pressi del luogo di memoria polacco. L’Abbazia si era detta a conoscenza solo del progetto di costruzione del Presepio “simbolo di amore e di pace – tra i ruderi dell’antico Monastero di Santa Maria dell’Albaneta, ci è parso un messaggio in perfetta sintonia con il significato, che il luogo riveste”.
L’Ambasciata di Polonia ha quindi trasmesso al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale una Nota di protesta, nella quale esprimeva la propria risoluta indignazione per l’accaduto, che colpisce la dignità del più importante luogo di memoria polacco in Italia. L’Ambasciata ha dunque chiesto alle autorità italiane di intraprendere le opportune ed efficaci azioni in modo da fermare l’iniziativa in corso e di prevenire simili incidenti in futuro. Nella Nota l’Ambasciata ha fatto riferimento agli standard internazionali elaborati dell’UNESCO in merito alle cosiddette buffer zone, vale a dire le zone poste in diretta adiacenza ai luoghi di memoria, che in questo caso non sono stati rispettati.
L’Ambasciata ha altresì informato il Ministero italiano sulla mancanza di qualsiasi consultazione da parte degli organizzatori sul progetto, che coinvolge i luoghi di memoria, e la conseguente impossibilità di esprimere in tempo la propria valutazione negativa. Nella Nota è stata evidenziata la reazione negativa all’accaduto da parte dell’opinione pubblica polacca, nonché il fatto che l’Ambasciata riceve quotidianamente le rimostranze di protesta in merito al villaggio natalizio non soltanto dalla Polonia, ma anche dall’Italia e da altre parti del mondo.
L’addetto stampa dell’Ambasciata, come anche la giornalista italiana Angela Nicoletti, memori del significativo e incisivo intervento di Roberto Saviano sul valore e ruolo dei soldati polacchi nella liberazione dell’Italia, trasmesso dalla televisione RAI in diretta dal Cimitero Militare Polacco di Montecassino il 25 aprile scorso, hanno rivolto un appello allo scrittore per aiutare di bloccare la violazione della sacralità di questo luogo.
L’Ambasciata ha sottolineato che l’intervento delle autorità polacche centrali sul caso è un dovere non soltanto legale, ma morale prima di tutto nei confronti dei soldati polacchi che diedero la loro vita per la liberazione dell’Italia.
L’ Ambasciatore Tomasz Orłowski aveva indirizzato inoltre una lettera con la richiesta di intervento al Ministro dell’Ambiente italiano, poiché i terreni in questione fanno parte del Parco Naturale Monti Aurunci, inoltrata per conoscenza anche al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti del Ministero della Difesa, che svolge la tutela sul Cimitero Militare Polacco.
La prima reazione delle autorità italiane di condivisione della preoccupazione dell’Ambasciata è stata comunicata all’Ambasciatore T. Orłowski dal Direttore Generale Giuseppe Buccino-Grimaldi.
Dopo l’odierno colloquio dell’Ambasciatore Orłowski con l’Abbate Ogliari, è stata presa la decisione di chiudere il villaggio natalizio a partire dal giorno 21 dicembre.