Fuoco e fiamme contro Vincenzo De Luca per il giudizio espresso sulla presidentessa dell’Antimafia Rosy Bindi che lo incluse in un elenco di “impresentabili” alla viglia delle elezioni regionali. I sostenitori della presidente (più bella che intelligente, come disse saggiamente Berlusconi) gridano che “la scelta di rendere noti i nomi dei candidati non in regola con le prescrizioni del codice di autoregolamentazione dei partiti è stata una decisione voluta e condivisa dall’intero ufficio di presidenza”.
Bene, a parte il fatto che di quella decisione la Bindi fece “carne di porco”, vuol dire che De Luca avrebbe dovuto estendere la sua totale e pesantissima contestazione a tutto l’ufficio di presidenza! (che non ha la facoltà di conferire alla Commissione poteri “nuovi”).
La nostra solidarietà a De Luca.
Mauro Mellini