“Se qualcuno pensa di risolvere il problema della Siria dicendo ‘stamattina mi alzo e decidiamo di fare i bombardamenti lì, io dico: ‘Auguri e in bocca al lupo’, ma non risolverà il problema“. Matteo Renzi dixit oggi a Montecitorio. Superato lo choc da sintassi, possiamo dire a Renzi che detta così sembra che Putin sia andato a bombardare la Siria in pigiama?
Il sempre inarrestabile premier ha pure detto “Non si risolvono i problemi internazionali con soluzioni spot, ma costruendo condizioni di dialogo le più ampie possibili. Partendo dal dato di fatto che l’accelerazione della politica c’è anche nel nuovo ordine internazionale“. A parte che detta così sembra quasi uno ‘spot’ pubblicitario, chi lo va a spiegare il concetto dell’accelerazione al popolo siriano bombardato e massacrato un po’ da tutti, Assad compreso, da ormai 4 anni? Forse è meglio tacere.
Last but non least: “Commette un errore chi immagina, dopo aver teorizzato l’esclusione della Russia da tutti i formati, di appaltare totalmente la questione della Siria alla Russia e ai suoi alleati. Noi il 6 marzo dello scorso anno andammo a Mosca proprio con questo obiettivo, evitare l’isolamento della Russia“. Ecco! Scopriamo che l’Italia è una grande potenza in grado di dare una svolta alla politica internazionale. Però questa frase non è per nulla chiara. Lo sa Renzi che la Russia “isolata dal resto del mondo” sta bombardando i ribelli che volevano far cadere Assad mentre l’Isis se la ride e che se continua così rischiamo di veder riapparire il tiranno siriano in tivù? Questa ovviamente è una versione semplificata e comunque Putin gli appalti se li prende da solo, mica aspetta un bando.
Visto che il nostro premier è così internazionalmente strategico, se ne è accordo che da quando la Merkel ha finalmente aperto ai profughi siriani, l’Ungheria, la Slovenia, la Croazia, la Serbia…hanno chiuso le frontiere, i migranti arriveranno in Italia non solo dal Mediterraneo ma anche dai Balcani. Basta guardare una cartina geografica.
Ma forse ha ragione lui perché come non capisco il suo inglese non capisco il suo italiano.
Chiedo venia.
L.P.