L’USB Lavoro Privato settore Telecomunicazioni entra in RAI. Accade grazie all’iniziativa di lavoratori e lavoratrici che con la loro iscrizione hanno deciso di dare fiducia ad un sindacato conflittuale, trasparente e partecipativo, di cui c’è forte bisogno per rappresentare e difendere i diritti del mondo del lavoro. La crisi economica diffusa, che genera precarietà e accordi al ribasso in tutti i settori, in quello dei media incide negativamente sulla libertà e sul pluralismo dell’informazione. Per questo l’USB conferma la sua contrarietà alla privatizzazione della RAI, che deve invece mantenere il suo carattere pubblico ma democratico, per favorire la diffusione di una corretta informazione, della cultura e della conoscenza e non mettersi a servizio di un pensiero unico. Saremo quindi attenti e non faremo mancare il nostro conseguente impegno, sia alle condizioni lavorative dei/delle dipendenti RAI che alla qualità della informazione e della programmazione fornita ai telespettatori. Con le Telecomunicazioni cresce e si rafforza il settore Lavoro Privato dell’USB: dopo l’avvio ed il successivo incremento nel Gruppo Telecom Italia, ad oggi si sono aggiunti prima Accenture, poi Teleperformance e adesso anche la RAI, contribuendo così alla ricomposizione dei lavoratori e delle lavoratrici, volutamente costretti ad essere divisi e dunque deboli. USB ha una struttura confederale articolata sul territorio nazionale, regionale e provinciale ed una forma snella e pratica, prevedendo due macro-aree intercategoriali (il settore pubblico e il settore privato) sulla scia di quanto già avvenuto in molti paesi europei come Germania e Grecia. Al contempo, USB mantiene e rafforza il suo radicamento nei luoghi di lavoro e predispne la sua presenza nei territori in modo da rispondere adeguatamente alle istanze di “Uguaglianza, Solidarietà, Bisogni” provenienti non più solo dai segmenti classici del mondo del lavoro, ma anche da quelli di “nuova generazione”: i precari, i migranti, i disoccupati e coloro che non hanno un reddito o sono senza casa.
- USB Nazionale
Aldo Mucci