Carlo Cottarelli (Fmi) è intervenuto a 24Mattino su Radio 24: “Grecia fuori dall’euro? Rischio concreto, ma ancora evitabile. L’Italia? Non c’è rischio contagio come nel 2011”.
“Il rischio che la Grecia esca dall’euro c’è, non c’è dubbio, ma credo che tutto questo si possa ancora evitare”. Così Carlo Cottarelli, direttore esecutivo dell’executive Board al Fondo Monetario Internazionale, ospite di 24Mattino di Alessandro Milan su Radio 24, parla della crisi greca. Cottarelli ha risposto sul rischio di contagio dalla Grecia all’Italia: “Non ci sono molti Paesi con situazioni difficili come la Grecia. Non siamo in una situazione di timore di contagio come nel 2011. Se guardiamo il comportamento dello spread, indicatore sempre interessante, vediamo che c’è stato un piccolo aumento. Siamo in una situazione in cui c’è una concreta possibilità che la Grecia esca dall’euro eppure lo spread rimane su valori abbastanza bassi. Vuol dire che dal 2011 l’Europa ha messo in atto misure tali per cui il rischio di contagio è molto più basso di quello che era una volta”.
“Ristrutturare il debito? Questione da affrontare, ma prima Atene spieghi quali misure prendere. Ciò che manca finora sono i dettagli di cosa vuole fare Tsipras”.
“Non è la questione fondamentale – ha detto – Più importante è trovare un accordo sulle politiche economiche che Atene deve attuare in futuro. Certo però la ristrutturazione, o meglio il “riprofiling” del debito è una questione che prima o poi deve essere affrontata, ma solo se c’è un accordo prima sulle politiche economiche. Lo stesso Fmi nel documento appena pubblicato ipotizza diversi scenari e sostiene che quasi certamente ci sarà bisogno di una cambiamento delle scadenze del debito, ipotizza anche che sia necessario sotto certe condizioni un ‘haircut’ del debito stesso ma sono previsioni di lungo termine che tengono conto delle ipotesi di crescita della Grecia nei prossimi 20 anni e degli interessi che la Grecia dovrà pagare quando tornerà sul mercato. Insomma sono previsioni molto incerte, per questo è più importante come prima cosa un accordo sulle politiche che Atene deve perseguire”.
A questo proposito nell’intervista a Radio 24 Cottarelli dice che finora il governo Tsipras non è stato molto chiaro: “Il loro piano? Al momento non si conosce. Per valutare la qualità di un piano bisogna avere dettagli, non si può parlare in generale. Per ora è mancato, e spero ci sia oggi, un piano dettagliato da discutere con i Paesi creditori”. Cottarelli ha aggiunto che per ripartire nel dialogo “prima di tutto ci deve essere un accordo sul surplus primario, le entrate al netto delle uscite per interessi. La Grecia stava raggiungendo una posizione di surplus primario nel 2014, poi c’è stato un deterioramento. Ci deve essere un accordo sulla dimensione di questo surplus per il 2015, 2016, 2017. In che modo raggiungerlo è poi un’altra questione, ma credo sia necessaria un’azione sulle pensioni, visto che le pensioni greche rimangono abbastanza elevate rispetto al reddito greco. Da quanto ho capito comunque Atene intende intervenire nel campo delle pensioni, ma si tratta di capire come”.