Si è tenuto nell’aula consiliare del Comune di Melilli l’incontro dibattito organizzato dalla locale Cooperativa Sociale Maria Ausiliatrice e dal coordinamento provinciale di Siracusa de ” I Cittadini Contro le mafie e la corruzione” sul tema “Immigrazione: diritti, doveri e competenze. Situazione attuale e scenari”.
L’incontro è stato moderato dall’editore del giornale “La Valle dei Templi”, Gian Joseph Morici.
Dopo l’introduzione da parte del moderatore, che ha brevemente accennato alle problematiche di tipo globale del fenomeno dell’immigrazione, ricordando i più recenti fatti che riguardano la Francia, i lavori sono stati aperti dal dottor Antonio Turri, presidente nazionale de “I cittadini contro le mafie e la corruzione”,con un’attenta analisi delle responsabilità politiche in merito ad un problema che riguarda tutti i cittadini e l’intera comunità europea.
Turri ha descritto l’evoluzione del fenomeno spiegando in maniera efficace i risvolti sociali, economici e politici dello stesso, senza trascurare gli aspetti criminali che si nascondo dietro la gestione degli immigrati.
Nel corso della sua esposizione, il presidente dell’associazione ha ricordato la vicenda “Mafia Capitale”, uno scandaloso spaccato di quella che si può definire “mafia politico-ministeriale”, raccontata in sintesi dall’intercettazione tra Buzzi e Carminati: “Con gli immigrati si fanno più soldi che con la droga”.
Dito puntato dunque contro chi, sulla pelle degli immigrati e in danno dei cittadini, ha lucrato incurante del fatto che le nostre città sono ormai diventate invivibili e che le stesse Forze dell’Ordine a causa dei tagli alla sicurezza si ritrovano a dover fronteggiare un’emergenza senza averne i mezzi e con gravi carenze di organico. “Qual è la politica dei nostri ministri? Qual è la linea politica da adottare?” – chiede il presidente dell’associazione.
Domande che cadono nel vuoto. Lo sguardo dei presenti va dal tavolo dei relatori alla sala alla ricerca degli unici soggetti politici che erano stati invitati affinché rispondessero alle domande dei relatori e dei cittadini.
L’onorevole Giuseppe Zappulla aveva già annunciato la propria assenza a seguito di un impegno imprevisto, mentre il deputato regionale Giuseppe Sorbello, ex sindaco, ex assessore ed ex componente della Commissione Provinciale Tutela Ambiente, nonostante qualche ora prima si fosse visto in paese e avesse garantito la propria presenza all’incontro, ha preferito disertare l’aula consiliare.
Il Comune di Melilli – è bene ricordare – è stato al centro di bufere giudiziarie come quella che ha visto nel febbraio dello scorso anno la conclusione delle indagini a carico di otto persone, tra politici e burocrati (tra le quali lo stesso Sorbello, nella qualità di presidente del Consiglio Comunale), ai quali sono stati contestati diversi capi d’imputazione. Bufere giudiziarie nate per fatti accaduti dal 2007 al 2013 che hanno portato anche all’accusa di falsi ideologici ed abusi d’ufficio commessi dagli amministratori locali per favorire una cooperativa che opera nel campo dell’accoglienza di minori.
“Il convegno – ha proseguito Turri – vuole rappresentare l’apertura di un dibattito anche all’interno della cittadinanza per chiedere alla classe politica qual è la politica che la stessa intende attuare”.
Evidentemente qualcuno della classe politica chiamata in causa ha preferito evitare un confronto non gradito.
Nicoletta La Bella, referente provinciale dell’associazione e presidente della Cooperativa Maria Ausiliatrice, ha illustrato le problematiche relative alla gestione dei migranti, sottolineando come spesso gli assistenti sociali chiamati ad affrontarle per quanto di loro competenza, sconoscano le tematiche.
Nel ringraziare le Forze dell’Ordine per l’attività svolta e per la loro vicinanza a quanti operano nel settore, La Bella rimarca l’assenza della pubblica amministrazione e la necessità di un maggiore controllo sulla gestione dei fondi pubblici stanziati, esponendo inoltre le difficoltà quotidiane di chi si trova costretto ad affrontare e gestire uno stato di costante emergenza.
Dure anche da parte sua le critiche alla classe politica assente, ai rapporti della politica con le associazioni, che finiscono con il fare un tutt’uno indistinto di business, politica, impegno sociale e a volte, come nel caso di “Mafia Capitale”, interessi criminali ascrivibili a ben altre organizzazioni che non quelle su citate.
A descrivere gli aspetti normativi in materia di diritti e doveri, riferendosi in particolare ai minori e ai tutori legali degli stessi, il dottor Antonio Andolfi dell’associazione onlus “AccogliRete”.
Andolfi ha palesato la necessità di un cambiamento della figura del tutore legale, vista oggi come prettamente burocratica, affinché si possa arrivare a costruire rapporti personali con i giovani migranti che rappresentano, piaccia o meno, una componente della nuova società.
È necessario dunque che si impari e si insegni a conoscere altri stili di vita e altri modelli culturali, orientando attraverso le azioni quotidiane la convivenza civile, affermando il rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno di noi.
E’ quindi seguito l’intervento del rappresentante dell’ANCI che ha portato i saluti del vice presidente regionale Paolo Amenta, trattenuto da impegni istituzionali, il quale, nell’elogiare l’operato delle Forze dell’Ordine, ha focalizzato l’attenzione sul confronto non facile con il Ministero dell’Interno entrando poi nel merito dei tagli ai finanziamenti ai comuni da parte dello Stato e delle regioni.
È stato poi il turno di Gaetano Porcasi, presidente onorario dell’associazione “I cittadini contro le mafie e la corruzione”, che ha fatto notare come ad essere latitante all’incontro non fosse soltanto la classe politica ma anche la cittadinanza che pur vivendo quotidianamente le problematiche relative all’immigrazione ha preferito disertare un incontro dibattito che avrebbe dovuto mettere i politici dinanzi le loro responsabilità e costringerli a dare adeguate risposte a quanti affrontano un viaggio della speranza dall’esito incerto e a quanti subiscono le conseguenze di scelte politiche poco oculate che hanno finito con il mettere in crisi l’intero sistema Italia.
Nel corso dei lavori, ai quali hanno partecipato anche Giuseppe Ciminnisi, Mena Madormo, Toti Comito, Silvia Damiani e altri relatori, sono stati analizzati i diversi aspetti di un fenomeno complesso qual è la migrazione. Dai problemi di carattere sanitario a quelli legati ai fenomeni terroristici, dall’economia ai problemi di carattere sociale, senza trascurare gli aspetti normativi e la gestione politica e burocratica degli stessi, che hanno finito con l’agevolare chi dell’immigrazione, in nome di un falso buonismo che non ha fatto il distinguo tra migranti economici e aventi diritto ad asilo, ha realizzato notevoli profitti, agevolandosi pure con connivenze mafiose.
Grande assente all’incontro, la politica, egregiamente rappresentata da chi forse temendo le domande ha ben pensato di mantenersi alla larga da un’aula consiliare nella quale venivano trattati temi tanto scottanti.
I cittadini, i relatori e tutti i presenti, ringraziano…
G.J.Morici