Ormai più che racconto potrei definire questo articolo l’ennesimo incontro ravvicinato con L’Etna .. Questa volta amici miei voglio rivivere con voi attimi di assoluta poesia vissuti in un posto che sto per descrivervi . Costruire un documentario non è semplice e molte volte ci ritorni su perché quello che immaginavi di poter vedere non e’ quello che poi effettivamente ti ritrovi davanti agli occhi .
C’è un sentiero che Inizia un pochino più giù dl rifugio Sapienza (siamo dalla parte Sud dell’Etna ) si chiama sentiero Schiena dell’Asino e per chi è abituato a camminare in questi luoghi,lo si percorre in un’ora, a me ce ne sono volute quasi due ma ne è’ valsa la pena.
Il sentiero, sterrato e’ frequentato quasi esclusivamente dalle processionaria habitue’ purtroppo di questi luoghi .Lo percorro in una domenica di metà primavera ed assisto quindi lungo il cammino al formarsi di piccoli rigagnoli di acqua che formano a volte piccole cascatelle….. E’ l’ultima neve di primavera che va man mano sciogliendosi.
Questo bellissimo sentiero costeggia e a volte taglia colate laviche di eruzioni passate e recenti alla sua destra ed a sua sinistra ti fa godere della vista di molteplici crateri e piccoli hornitos. Le salite si alternano a discese e a tratti di stradine pianeggianti. Scolliniamo e di nuovo mi ritrovo dossi e colline fino a quando davanti a me appare ad un immensa distesa nera…. Immensa ….da non credere .Mi spiegano che si chiama Valle del Bove e non è altro che il vecchio diametro del vulcano e le pareti dalle quali mi affaccio non sono che le vecchie pareti dell’Etna stesso.
Rimango per un attimo sospesa come se stessi davanti ad un immensa distesa d’acqua, invece è un enorme distesa di lava. Alle mie spalle i crateri attivi del Sud est ed i vecchi crateri Barbagallo …. Davanti a me il bellissimo mare di questa parte di costa siciliana, con Taormina che sembra protendersi nelle acque e che mi fa spingere l’occhio fino giù allo Stretto e poi ancora alla costa calabrese.
Sensazione bellissima, paesaggio mozzafiato, colore che dal nero pece degrada nell’azzurro intenso. Mi siedo e comincio a scrivere, a mettere insieme pensieri e sensazioni.
Il mio pensiero va qualcuno che mi domanda sempre “ma non ti secca partire e andare a vedere sempre la stessa cosa ?”……ecco ora ho risposto ….” no non mi secca affatto provare sensazioni così forti, proprio no!!”
Maria Marini
foto tratte dalla pagina personale RossoEtna