“Con le nuove tecnologie a determinare nuovi equilibri e nuove opportunità o allarmi”
CATANIA – Nuovo appuntamento organizzato dall’Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, con “Un giornalista, un libro, un the”, ospitato questa volta alle Ciminiere, grazie alla disponibilità dell’ex Provincia regionale di Catania.
Le nuove forme di giornalismo, il trend della comunicazione, il rapporto tra social e sistema dell’informazione, la gestione delle relazioni, il newsmanagement, le relazioni istituzionali sono stati alcuni dei temi che sono stati affrontati nel corso della presentazione dal giornalista e sociologo, docente all’Università di Messina, Francesco Pira.
Il volume “Comunicazione pubblica e d’impresa” è stato presentato in anteprima nazionale alla Camera dei Deputati nel mese di gennaio, poi a Treviso e Palermo.
“Siamo in una nuova fase di ritardo culturale. Si ripete quanto è accaduto in passato con uno scarto importante tra i cambiamenti materiali sempre più veloci, da un lato, e la cultura e quindi la comunicazione, con valori, tradizione e atteggiamenti dall’altro – ha sottolineato Pira, rispondendo alle sollecitazioni del segretario provinciale di Assostampa Catania, Daniele Lo Porto -. Con le nuove tecnologie a determinare nuovi equilibri e nuove opportunità o allarmi”.
“Anche in Sicilia – ha aggiunto Francesco Pira – le aziende che comunicano in maniera efficace hanno compreso l’importanza della comunicazione integrata. Ci vogliono professionisti, sia nell’impresa che nella pubblica amministrazione, per garantire progetti strategici di comunicazione o affrontare con professionalità eventuali situazioni di crisi.
Va ripensato anche il ruolo degli uffici stampa pubblici e vanno proposti strumenti di comunicazione con i media innovativi e competitivi.”
La presentazione del libro è stata seguita da interessanti interventi dei giornalisti presenti e dal tradizionale omaggio di un’agendina e di una penna all’ospite da parte del segretario Daniele Lo Porto: “Nell’era della tecnologia più sofisticata, anche nel mondo dell’informazione, l’agendina di carta e la penna ci riportano ad una dimensione del giornalismo a misura d’uomo”, ha sottolineato.