Ai Segretari Generali Nazionali FILCAMS CGIL Maria Grazia Gabrielli – FISASCAT Pierangelo Raineri– UIL Trasporti Claudio Tarlazzi .
Signori segretari, lo Statuto dei lavoratori rappresenta il momento più importante della storia delle Relazioni Industriali del nostro paese. L’approvazione della legge 300/1970 arrivò all’indomani di un periodo di forti tensioni sociali e politiche che toccarono il loro vertice alla fine degli anni 60 e nel cosiddetto “autunno caldo” del 1969, momenti sulle cui vicende ancora oggi è aperto, un vivace dibattito. Chi non ricorda le lotte studentesche che aprirono la strada ad un periodo di evoluzione sociale. Chi non ricorda il duro confronto sindacale, accompagnato da scioperi e mobilitazioni frequenti, così aspro da rimanere ancora oggi nelle nostre memorie. Pensavo che quel duro e nobile lavoro della stesura della legge 300 che ha visto il grande contributo di Giuseppe Di Vittorio, uno degli esponenti più autorevoli del sindacato italiano. La Costituzione della Repubblica, garantisce a tutti, lavoratori compresi, una serie di diritti che nessun padrone ha il potere di sopprimere. Non c’è nessuna legge che stabilisce che i diritti democratici siano validi per i lavoratori fuori dal luogo di lavoro. Come disse Papa Francesco durante la sua visita a Napoli: “il lavoro è portare il pane a casa con dignità, il lavoro è una realtà essenziale per la società, per le famiglie e per i singoli” che riguarda direttamente la persona, la sua vita, la sua libertà e la sua felicità. Il valore primario del lavoro è il bene della persona umana, perché la realizza come tale, con le sue attitudini e le sue capacità intellettive, creative e manuali”. Da qui “deriva che il lavoro non ha soltanto una finalità economica e di profitto, ma soprattutto una finalità che interessa l’uomo e la sua dignità. A questo proposito i lavoratori ex lsu –Ata vi invitano , in nome dei diritti e della dignità, di annullare il verbale d’accordo sottoscritto il 15 Gennaio 2015 presso il ministero del lavoro, il quale non solo non è stato discusso con i lavoratori, ma penalizza negativamente ogni qualsivoglia spirito contrattuale . Siamo tutti convinti che bisogna continuare a chiedere scuole belle e pulite, ma non sulla pelle dei lavoratori.
Aldo Mucci