Sharia4Belgium, l’organizzazione islamista radicale nata ad Anversa che da ieri vede sotto processo molti dei suoi appartenenti, nel 2012 a seguito delle accuse di incitazione all’odio e alla violenza, aveva annunciato di aver sciolto il movimento e di aver chiuso il sito web. Le nuove accuse riguardano le presunta partecipazione degli imputati alla sanguinosa guerra in Siria e in Iraq.
Rischia 15 anni il portavoce di Sharia4Belgium, Frontman Belkacem, alias Abu Imran, a seguito delle accuse che riguardano le presunta partecipazione di 46 persone accusate di aver preso parte alla sanguinosa guerra in Siria e in Iraq.
Al secondo giorno di processo l’accusa, che ha chiesto 15 anni per Belkacem, ha spiegato il ruolo dei 46 imputati in Sharia4Belgium, il gruppo che il giorno precedente è stato indicato enfaticamente come associazione terroristica.
Molti altri esponenti di spicco rischiano alla pari del loro portavoce condanne molto pesanti. Su richiesta della procura belga l’udienza è stata rinviata a mercoledì 8 ottobre, quando si andrà al dibattimento in aula.
gjm