Tra le tante minacce ed esazioni già in corso da parte dei miliziani dell’Isis, la sorte destinata alle donne è disgustosamente barbara. Già centinaia di migliaia di donne sono vittime dei tanti conflitti nel mondo, utilizzate come strumento di guerra, come trofei, come stracci da rovinare e buttar via. Si è perso il conto delle donne, ma anche le bambine, sposate di forza. Non dimentichiamo il rapimento delle 270 studentesse nigeriane da parte delle milizie jihadiste di Boko Haram nell’aprile scorso. Alcune delle quali sono riuscita e fuggire ma molte sono ancora nelle mani degli aguzzini.
Questa non è guerra armi alla mano. Si dicono uomini ma che uomini possono trattare una donna come carne da macello per i propri bisogni? Non ci si nasconda dietro la diversità dei pensieri religiosi, tanto si sa che nessuna delle principali religioni concede un ruolo di parità alla donna. Ma la tortura psicologica, fisica, sessuale, il considerare la donna, anche la bambina come una merce è indegno.
Solo un esempio, questi militanti dell’Isis che si divertono a progettare quello che faranno alle donne che conquisteranno solo ed esclusivamente con le armi. Una conversazione edificante a colpi di tweet avvenuta dopo l’appello del portavoce dell’Isis a colpire i civili dei paesi occidentali e che invita a prepararsi a schiavizzare le donne dei miscredenti:
“Il portavoce dell’Isis Abu Muhammed al-Adnani ha detto che schiavizzeremo le donne dei miscredenti, ho cominciare a mettere i prezzi alle donne nella mia lista FB (smiles che ridono a crepapelle)”.
“Ha ha ha, no, posso venderle a più di 1.000$, brutte donne yazide sono vendute a 1.500$”
“1.000$ sono un bonus in più se è bionda. Chiedi i dettagli ai turchi, ha ha ha”
…e via dicendo. Questi infami signori sono seguiti da migliaia di simpatizzanti
A.M.