Aeroporto di Amburgo (RFG) ore 15,30 circa del 13 agosto 2014 accade anche questo.
Un cittadino italiano, chi scrive per la precisione, accompagnato dalla propria consorte e da altri italiani ordina una consumazione in un punto ristoro. Un errore forse dovuto alla scarsa comprensione dell’inglese dell’interlocutore tedesco induce il cliente a chiedere cortesemente un adeguamento del servizio alle proprio esigenze.
La richiesta che si ritiene sarebbe stata accettata in qualsiasi Paese del mondo suscita, invece, le ire del teutonico interlocutore addetto a servire la clientela.
Immediata quindi, la sua reazione nonostante la pochezza del problema in essere. Il barista urlando in inglese misto a tedesco ed accompagnando le parole con una significativa ed inequivocabile gestualità, iniziava ad urlare: i problemi li fanno sorgere solo gli italiani ed aggiungeva ” gli italiani sono tutti matti”, accompagnando le sue offese con gesti palesi battendosi il capo con le dita di una mano.
Un oltraggio che non tocca il singolo ma che investe una Nazione che tanto ha dato e continua a dare all’Europa in termini di cultura, tradizione, valori etici e rapporti sociali, motivo per cui ho informato del fatto tutta la rappresentanza diplomatica italiana in RFG, il Ministero Affari Esteri e lo stesso Presidente del Consiglio che ci ripete continuamente che l’Italia in Europa non è seconda a nessuno e ci ricorda la sua intenzione di affermare questa posizione durante il sempre di presidenza italiana in ambito europeo.
Non è accettabile, infatti, che per una discussione da bottega dei cittadini europei siano offesi da un altro europeo peraltro non come interlocutori generalizzati, bensì portatori di una precisa nazionalità. Forse il lavoratore tedesco è stato influenzato da quello che scrisse Der Spiegel in occasione dei tragici eventi del naufragio della Costa Concordia, quando usò l’espressione Italia mordi e fuggi.
Ho chiesto ufficialmente alle Autorità diplomatiche italiane un atto formale che precluda nel futuro il ripetersi di simili situazioni. Ho informato ufficialmente il Presidente Renzi per aiutarlo a confermare i contenuti delle Sue Affermazioni sulla valenza italiana in Europa. Ho chiesto a tutti gli interlocutori la cortesia di essere informato.
Forse la mia è una vana speranza destinata a cadere nel nulla. Spero invece che questa pessimistica previsione sia contraddetta da atti concreti diversi da quelli a cui siamo abituati di assistere, come la apolitica dell’accondiscendenza e della prudenza diplomatica come sta avvenendo da due anni e mezzo per i nostri Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Realtà ben delineata ieri in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera da Danilo Taino L’Italia e la diplomazia tranquilla. Si riapre il dialogo sui due marò.
Socrate inventò l’arte della maieutica, ma non può essere l’unica strada per risolvere problemi rilevanti né tantomeno per affermare La valenza e la credibilità di una Nazione, pretendendo nello stesso tempo il rispetto dei propri cittadini.
Fernando Termentini