Continuano a Lampedusa (AG) gli appuntamenti per Celebrare, Ricordare, Comunicare la storica visita di Papa Francesco, sulla più grande delle Pelagie, l’8 luglio del 2013.
Questa sera, sabato 5 luglio, in Piazza Garibaldi, alle ore 21.00, mons. Francesco Montenegro, ha letto il messaggio che Papa Francesco ha indirizzato all’Arcidiocesi di Agrigento in occasione del primo anniversario della sua visita.
A seguire si è tenuto l’appuntamento “Mio padre era un migrante, non clandestino” colloquio sulla migrazione delle persone e dei popoli e dei risvolti antropologico, giuridici e mediatici con mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana e l’avv. Luca Insalaco, referente della comunicazione del progetto Isolamente accogliente di Migrantes.
Domenica 6 luglio alle ore 10:55, dalla Chiesa parrocchiale S. Gerlando in Lampedusa, S. Messa in diretta su Rai1 presieduta dal card. Antonio Maria Veglió, Presidente del Pontificio Consiglio per i migranti della Santa Sede.
Sempre nello stesso giorno diretta da Lampedusa su Rai1 della trasmissione “A sua immagine”, programma di cultura religiosa.
Alle ore 21, invece, in Piazza Garibaldi, Musical “Amare oltre le apparenze… La Bella e La Bestia” a cura del Gruppo Artistico Magnificat dell’Associazione Culturale il Cantiere di Trapani. Regia di Pippo Mancuso, Scenografie di Fabio Pungitore e Coreografie di Sissi Licata e Santy Costanza.
È possibile seguire la diretta streaming audio collegandosi all’indirizzo http://www.radiodelta.org o collegandosi sulle frequenze di radio Diocesana Concordia (www.radioconcordia.it).
Per gli altri appuntamenti consulta i siti: www.ottoluglio2013.org
Questo il messaggio che il Santo Padre ha fatto pervenire a Mons. Montenegro:
Al Venerato Fratello
Mons. Francesco MONTENEGRO
Arcivescovo di Agrigento
L’anniversario della mia visita all’Isola di Lampedusa evoca nel mio animo sentimenti di riconoscenza al Signore per avermi dato la
possibilità di recarmi in quel lembo di terra siciliana a pregare per le troppe vittime dei naufragi; a compiere un gesto di vicinanza agli immigrati in cerca di una vita migliore e risvegliare l’attenzione nei confronti dei loro drammi; a esprimere gratitudine agli abitanti di Lampedusa e di Linosa impegnati in un’encomiabile opera di solidarietà, sostenuti da associazioni, volontari e forze di sicurezza. In quelllncontro cosi carico di significato, insieme alla Chiesa che è in Agrigento, si è percepita la presenza spirituale e affettiva di tutte Ie comunità cattoliche italiane, che a diversi liveIli e in molteplici forme sono parte attiva dell’azione di accoglienza dei migranti.
A distanza di un anno il problema delf immigrazione si sta aggravando e altre tragedie si sono purtroppo susseguite ad un ritmo
incalzante. Il nostro cuore fa fatica ad accettare la morte di questi nostri fratelli e sorelle, che affrontano viaggi estenuanti per fuggire da drammi, povertà, guerre, conflitti, spesso legati a politiche internazionali. Mi reco ancora una volta spiritualmente al largo del mare Mediterraneo per piangere con quanti sono nel dolore e pergettare i fiori della preghiera di suffragio per le donne, gli uomini e i bambini che sono vittime di un dramma che sembra senza fine. Esso richiede di essere affrontato non con la logica delf indifferenza, ma con la logica dell’ospitalità e della condivisione al fine di tutelare e promuovere la dignità e la centralità di ogni essere umano.
Incoraggio le comunità cristiane e ogni persona di buona volontà a continuare a chinarsi su chi ha bisogno per tendergli la mano, senza calcoli, senza timore, con tenerezza e comprensione. Al tempo stesso, auspico che le Istituzioni competenti, specialmente a livello Europeo, siano piu coraggiose e generose nel soccorso ai profughi.
Con tali voti, imparto a Lei, caro Fratello, a quanti parteciperanno ai vari momenti di preghiera e di riflessione e all’ intera Comunità diocesana l’ implorata Benedizione Apostolica.
Fraternamente
Francesco