Il segretario provinciale del Partito democratico agrigentino Peppe Zambito, ha incontrato presso la sede di Via Sant’Andrea delle Fratte a Roma, il responsabile nazionale per il welfare Davide Faraone. Oggetto dell’incontro una conferenza sul Mediterraneo che servirà per elaborare una nuova politica capace di offrire non solo solidarietà e accoglienza ai migranti, ma anche risposte tangibili all’esigenza di mettere in relazione chi arriva con quanti si confrontano con il problema della mancanza di lavoro nel nostro territorio.
“E’ necessario – afferma Zambito – che l’Europa intervenga in modo serio e strutturato perché il fenomeno migratorio non è destinato ad esaurirsi. La nostra provincia, oltre a rappresentare un approdo di speranza, possiede gli elementi per proporsi come ‘capoluogo del Mediterraneo’ e dunque luogo d’incontro di culture e non solo come confine di emergenze. Per questo, mercoledì 25 giugno, il Pd agrigentino – continua il segretario provinciale – darà il via ad un tavolo di lavoro insieme ad esperti di vari settori che saranno chiamati a dare un contributo per elaborare un progetto che rispecchi i fini immaginati. In tal modo i primi di luglio, data ancora da stabilire, la conferenza sul Mediterraneo diventerà momento concreto di proposta con l’interessamento della segreteria nazionale e regionale del Pd, dei deputati agrigentini e dei nuovi eletti al parlamento europeo”.
Intanto lo stesso Zambito ha intrapreseo un’azione di coinvolgimento degli assessorati regionali alla Sanità ed alla Famiglia in merito all’allarme di un sospetto caso di menengite rilevato presso la struttura di accoglienza di Siculiana (Ag): “Dobbiamo sgombrare il campo da ogni allarmismo, garantendo allo stesso tempo sicurezza sanitaria ai migranti e ai residenti, quest’ultimi, per paura, frenati da ogni forma di socializzazione con gli approdanti.
Anche per questo chiederemo un incontro con il Prefetto di Agrigento e con i responsabili dell’Asp per comprendere quali azioni si possono mettere in atto per scongiurare qualsiasi rischio – conclude Peppe Zambito – sanitario”.