Poi attacca la Boldrini: “Il vero imbarazzo è quando ci ha dato dei potenziali stupratori. Ma chi ha sbagliato deve pagare”
Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, del M5S, intervenuto a “24 Mattino” su Radio 24 ha anche avvertito i possibili dissidenti nel M5S. “Nel nostro codice di comportamento c’è scritto che noi non diamo fiducia a prescindere ad alcun governo se non al nostro, poi collaboriamo con le forze politiche punto per punto, provvedimento per provvedimento. Il nostro gruppo è il più compatto, sia alla Camera che al Senato. Mentre i nostri senatori ci dicono che 12 senatori del Pd avevano chiesto addirittura di entrare nel M5S. Una richiesta impossibile ma fa capire il panorama”.
Di Maio infine è tornato sulle polemiche dopo le recenti risse in Parlamento non dicendosi imbarazzato per la vicinanza con la presidente della Camera Boldrini: “L’unico imbarazzo – ha detto – è stato quando la presidente Boldrini ha definito ‘potenziali stupratori’ noi che partecipiamo ai sondaggi sul sito del M5S. Questo è stato imbarazzate, per il resto nessuno ha avuto da eccepire sul mio ruolo. Io non ho partecipato a questi gesti e in Ufficio di presidenza sono stato il primo a dire ‘chi sbaglia paga’, ma vogliamo dire che quei gesti sono più gravi dei 7,5 miliardi di euro trasferiti alle banche da questa maggioranza?”