DIRITTO ALLO STUDIO: OGGI RETE DEGLI STUDENTI E FLC CGIL INCONTRERANNO ASSESSORE SCILABRA PER CONSEGNARE FIRME RACCOLTE A FAVORE DI UNA LEGGE QUADRO REGIONALE SUL DIRITTO ALLO STUDIO
Palermo – Oggi alle ore 16.00 presso l’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione in Via Regione Siciliana, 33 una delegazione della Rete degli Studenti Medi Sicilia e della Flc Cgil Sicilia incontreranno l’Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione Nelli Scilabra per consegnarle le migliaia di firme raccolte per chiedere la realizzazione di una legge quadro regionale sul diritto allo studio che solo in Sicilia manca e che studenti e operatori della scuola chiedono da anni.
Lanciata lo scorso anno, la campagna, promossa dalla Rete degli Studenti Medi e dalla Flc Cgil, segnerà un passaggio fondamentale oggi con la consegna delle firme e con l’apertura di un tavolo di lavoro tra i due sindacati e l’Assessorato, per scrivere, a partire dalla proposta realizzata dai due sindacati, il testo di legge che poi dovrà essere depositato in Commissione Istruzione all’ARS e poi successivamente portato in aula per l’approvazione.
Realizzare una legge quadro sul diritto allo studio significa non solo garantire a tutti gli studenti il loro diritto allo studio, realizzare un vero e proprio welfare studentesco e migliorare la qualità (anche dal punto di vista strutturale) delle scuole siciliane, ma significa anche abbattere i costi esorbitanti che una famiglia deve sostenere per potere mandare il proprio figlio i propri figli a scuola e quindi dare un po’ di respiro alle famiglie siciliane che nonostante la crisi fanno enormi sacrifici per mandare i propri figli a scuola anche se spesso non tutte possono permettersi di farlo; significa quindi eliminare l’abbandono scolastico, favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e contrastare la disoccupazione giovanile; dispersione scolastica e disoccupazione giovanile che in Sicilia hanno raggiunto livelli da terzo mondo.
La Regione Sicilia per quanto riguarda l’istruzione degli studenti e la qualità della scuola pubblica è fanalino di coda del Paese. Se si vuole uscire dalla grave crisi che attraversa non solo il Paese ma soprattutto la nostra regione, se si vuole creare un nuovo modello di sviluppo per questa regione e se si vuole dare una prospettiva di futuro ai giovanie agli studenti siciliani una riforma del sistema di diritto allo studio regionale non è più rinviabile.