“Ho portato con me le proposte della conferenza di servizio inter-istituzionale, svoltosi recentemente ad Agrigento, facendole diventare proposte operative. E continuerò con particolare attenzione a monitorare la situazione”.
In merito al decreto legge 15 ottobre 2013 n.120 in materia di immigrazione, il parlamentare agrigentino Tonino Moscatt (Pd) ha fatto approvare – dopo esserne stato promotore – l’Odg che impegna il Governo a concertare, con le scelte strategiche di spese, l’adozione di tutti i provvedimenti necessari affinché i decreti attuativi legati al provvedimento in esame siano concertate con le realtà che operano nel settore dell’immigrazione e con lANCI.
“L’Odg, come ho voluto, – sostiene Moscatt – terrà conto della necessità di potenziare il fondo SPRAR, di strutturare ed istituzionalizzare una nuova tipologia di centri d’immediata accoglienza umanitaria utili ad accogliere i migranti nellimmediatezza dello sbarco e necessari a sostituire le strutture di accoglienza precarie e deficitarie, come la tendopoli di Porto Empedocle, alleviando il carico dellaccoglienza allisola di Lampedusa. Della necessità – prosegue lo stesso – di potenziare le Commissioni territoriali per il
riconoscimento della protezione internazionale e, ove fosse possibile, di istituirne, una nuova nella provincia di Agrigento particolarmente interessata dal fenomeno migratorio.
Queste dopo aver proposto un programma organico e particolareggiato per i minori stranieri non accompagnati che razionalizzi la spesa, garantisca certezza dei pagamenti alle P.A. ed agli enti del terzo settore. Ovviamente non ho potuto tralasciare l’esigenza di porre tutti gli interventi economici e non, finalizzati a sostenere lamministrazione, le forze civili e militari e la popolazione di Lampedusa che in prima linea affronta e vive il fenomeno.
Ponendo come imprescindibile condizione – conclude il deputato Pd – l’intervento della Comunità europea, con la facilitazione del sistema di accesso direttamente dalle coste del Magreb, attraverso appositi centri capaci di favorire il ‘free access’ con una migliore gestione e formazione della documentazione, necessaria a garantire il ricongiungimento con un familiare e così limitare il sistema migratorio clandestino”.