Chi si aspettava che in questa decima giornata di campionato l’Akragas facesse un solo boccone del Licata è rimato deluso. E l’illusione è svanita subito, nonostante un goal di Pellegrino segnato ad avvio di partita. I gialloblù del Licata hanno mostrato di essere una squadra tosta, in grado di affrontare senza timori le altre squadre della categoria. E bugiarda è la classifica che li vede ultimi in classifica con due soli punti: perchè la squadra risente delle difficoltà economiche che potrebbero portarla al ritiro dal campionato in corso.
Contro il sodalizio licatese lo spettacolo offerto dalla compagine di Rigoli ha deluso i propri tifosi. Un’Akragas inconcludente, incapace di correre come e più degli avversari, di creare un certo numero di occasioni da rete, illusa dal vantaggio immediato, evanescente sotto rete, fino alla fine ha rischiato di essere raggiunta. L’assenza di un manovratore in mezzo al campo come Caci comincia a farsi notare, ma forse – a giustificazione della performance incolore – i bianco azzurri possono addurre l’incontro infrasettimanale di Coppa Italia che li ha visti impegnati contro la Nuova Gioiese. E’ possibile che i giocatori non abbiano recuperato le normali condizioni fisiche e nervose nonostante il turn-over attuato dall’allenatore con sei giocatori della panchina. E’ certo che la rincorsa al Savoia va fatta, ma è pure vero che ciò comporta una condizione atletica che non consente alcun appannamento. Non si può pretendere che Arena segni in ogni partita. Non lo pretende neanche il Barcellona dalla sua stella Messi. Forse è giunto il momento di impinguare la panchina almeno con l’acquisto di un altro bomber o valorizzare maggiormente Dario Costa li davanti. L’impegno della squadra su due fronti, con la speranza di centrare entrambi gli obiettivi, a lunga corsa ci sembra troppo. La partita col Licata lo dice a chiare lettere.
Rogero Fiorentino