Ad affermarlo il senatore del Pdl Carlo Giovanardi,intervenendo nella vicenda dello stupro di gruppo subito da una sedicenne modenese.
“Non voglio entrare nel merito della vicenda che l’Autorità giudiziaria dovrà chiarire in tutti i suoi controversi aspetti – afferma Giovanardi – Quello che ritengo insopportabile sono certe dichiarazioni, tra l’indignato e il meravigliato, come se fosse possibile, 364 giorni all’anno, dileggiare ogni regola ed ogni principio educativo, presentando la sessualità come uno dei tanti beni di consumo, e poi scandalizzarsi se i ragazzi non si rendono neppure conto dell’inaudita gravità di certi comportamenti. Se si sgancia la sessualità da un rapporto di amore e di rispetto reciproco svalutandola a livello di semplice divertimento, non ci si può illudere di risolvere il problema attraverso la repressione penale“.
Chissà cosa ne pensa il “consumatore finale”. Che anche Giovanardi sia diventato “comunista”? Avanti un’altra….
Gjm