Fino a ieri non ha scritto una riga sulla Siria. Ma Domenico Quirico ha riacquistato la libertà e, nei limiti che gli sono già stati imposti dai servizi della Repubblica fautori del suo rilascio, e da quelli ricevuti dalla Farnesina al suo arrivo, potrà raccontare la sua verità. I pensieri di un prigioniero di guerra, che dal limbo nel quale è stato sospeso per cinque mesi, non poteva accedere a nessuna delle informazioni di rilevanza internazionale che hanno fratturato gli equilibri geostrategici mondiali, tanto più nella polveriera medio orientale. Avvenimenti, che lo avrebbero fatto sussultare, altrimenti: Snowden, la “guerra fredda” fra Obama e Putin sulla questione siriana, che Domenico voleva raccontare dal vero con le storie delle vittime di un regime sanguinario e dei suoi oppositori, la Crisi e l’inconsistenza di capacità analitica dell’Unione Europea. Domenico, la libertà che ti viene restituita non è la stessa che avevi quando sei partito.
Bentornato Domenico!
Da Parigi – Giacomo Leso e Luisa Pace