E’ vero, siamo a fine agosto e la condizione atletica dei players dell’Akragas non è ancora al cento per cento, ma il match col Licata ha già dimostrato che le avversarie che si affronteranno quest’anno non faranno sconti a nessuno ed ogni distrazione o calo agonistico può costare caro.
La serie D non è l’Eccellenza.
Nessun allarme per carità, l’Akragas nel derby di domenica pomeriggio ha comprovato carattere fino al goal finale siglato da Saraniti al 93′ per il 4-3, e non era facile. Queste gare servono, devono servire, a far maturare la consapevolezza che probabilmente in un match di campionato, quando si vien raggiunti dopo esser stati in vantaggio con tre reti di scarto, si paga, e difficilmente si esce indenni da certe situazioni.
Il Licata ad Agrigento aveva una squadra allestita da pochi giorni e con soli tre allenamenti alle spalle eppure, senza supporter a seguito, ha sfiorato il colpaccio. Domenica 1 settembre l’Akragas di Pino Rigoli giocherà in Campania allo stadio comunale “U. Gobbato” col Pomigliano d’Arco e lì non saranno ammessi sconti.
La dirigenza, il coach, la rosa akragantina possono compiere la stessa impresa dell’anno scorso, ma attenti ai facili entusiasmi; Battipagliese, Cavese, Messina, Agropoli, Savoia, – tanto per citare alcuni nomi – possono vantare altre importanti storie, buoni giocatori ed allenatori. Proprio come il tecnico Pietro Ruisi (la scorsa stagione alla guida della primavera del Palermo) che all’Esseneto ha saputo “indovinare” gli innesti da inserire nel secondo tempo per riequilibrare la partita: Saluto e Albeggiano andati in rete rispettivamente al 60′ e all’89’ .
Nell’Akragas, degli undici scesi in campo dal primo minuto, sei giocatori su cinque erano diversi rispetto alla formazione tipo dell’anno scorso e gruppo e strategie di gioco devono ancora essere amalgamati al meglio. Dei nuovi acquisti hanno sicuramente ben figurato De Rossi, Chiavaro e Saraniti, meno Savanarola, Assenzio (goal a parte) e Fontana.
A giorni comincerà una stagione decisamente impegnativa, l’Akragas ha le carte giuste per essere nuovamente protagonista, ma limitare cali di tensione ed incertezze dovrà essere una priorità, la serie D non è l’Eccellenza…
Rogero Fiorentino
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