Agrigento 25/06/2013 – “Solo nella terra di Pirandello può avvenire ciò che sta succedendo con il pennello a mare della PS.
Un paio di mesi fa abbiamo depositato presso la Procura di Agrigento una memoria ulteriore sull’inquinamento marino di San Leone che riguardava l’assurda vicenda dello scarico di liquami effettuato da Girgenti Acque tramite il pennello della P.S. negli ultimi giorni di marzo scorso. In tale occasione ci chiedemmo come fosse possibile utilizzare qualcosa che, da anni, si dava per inesistente e già sigillata da tempo. Come non ricordarsi infatti i bagni del sindaco e dell’allora amministratore delegato di Girgenti Acque in quel del mare nostrum a dimostrazione che il mare fosse cristallino e che lì non vi si sversasse più alcunché?
Oggi, oltre il danno la beffa di sentirsi rassicurati, quasi fosse un “regalo” alla comunità e non qualcosa che da tempo doveva essere fatto – proprio come si faceva credere da anni – e caricati quasi di un senso di riconoscenza verso il gestore che, tanto buono, ci ha reso un servizio che non doveva.
Tutto ciò è stomachevole.
E’ stomachevole il fatto che in questi anni si sia impunemente inquinato a riva (si ammette candidamente – ma solo oggi – che lo scarico avveniva a 150 m dalla battigia) e che quindi, logica vuole, la nuotata sia stata solo fumo negli occhi agli agrigentini.
E’ stomachevole riascoltare un’intervista del 25 maggio 2009 dove l’allora amministratore delegato di Girgenti Acque Giuffrida dichiarava “…con un grande vantaggio non solo di vedere migliorato, ma di non avere più scarichi nella zona della P.S.” e oggi, dopo 4 anni, sentire nuovamente la stessa affermazione quasi fosse una cosa normale.
E’ stomachevole che oggi non ci sia nessuna levata di scudi o particolare indignazione da parte delle associazioni ambientaliste a questa notizia anche in considerazione che chi “chiarì” ufficialmente ed in qualità di pubblico ufficiale che il pennello della PS era ormai fuori uso, anzi “non esisteva più nulla nella centralina”, fosse proprio un rappresentante di una di queste stesse associazioni verso cui però non si è chiesto conto e ragione come mai 4 anni prima avesse dichiarato (si veda il verbale del cons. comunale del 04/08/2009) che il pennello fosse fuori uso fuorchè scoprire oggi che così non è.
L’ex consigliere comunale ambientalista (allora in carica e nel pieno delle sue funzioni) nello specifico asseriva:
<<Perché risolto il problema degli scarichi cosiddetti autorizzati, i pennelli a mare che oggi funzionano, è emerso lo sfascio del territorio dovuto alle fogne abusive, già, perché il problema che oggi abbiamo innanzi allo stabilimento della Pubblica Sicurezza non è dovuto ai pennelli a mare che non scaricano più lì, è dovuto alla condotta delle acque bianche, alla quale si sono allacciati abusivamente un bel po’ di cittadini, come si sono allacciati abusivamente nella zona delle Dune>> ed ancora <<Consigliere Cirino, lei può venirmi a vedere a fare il bagno a Mare Nostrum. Appena ho un momento libero io sono là. Ho un amico che mi presta pure una tavola da serf a mo’ di canoa, me ne vado lontano, mi faccio il bagno, controllo il mare lontano e vicino attraverso tutto lo specchio acqueo, e sono certo di quello che le dico, perché più esperienza di me di fogne reali e metaforiche nella città di Agrigento non ne ha nessuno. Allora posso dirle che in effetti oggi fogne del Comune di Agrigento autorizzate che sversano reflui lì alla zona dello stabilimento della PS non ne esistono più, è stata completamente smontata la centralina, sono stati estratti i pezzi, non c’è più niente, c’è un problema di acque bianche e c’è probabilmente un fatto che vi è qualche rottura nel sottosuolo delle acque della rete idrica in quella zona…>>, inutile dire che, in questi anni, non è mai stato contraddetto da chi ne avrebbe avuto interesse a che non si affermasse il falso.
E’ stomachevole che il comune di Agrigento continui a prendere in giro i cittadini con la storia delle “letterine” di diffida anzichè agire seriamente. …lungi da noi dal pensare che sia solo un gioco delle parti ma tanto ci somiglia.
E’ stomachevole che ancora una volta gli agrigentini dovranno fare il bagno nella melma e nessuno pagherà per un altro anno di danno economico per il turismo e anzi, chi ha le responsabilità – e parlo di tanti – sia ancora a pontificare e a rassicurare.
Mi chiedo: ma cosa devono fare di più questi signori per esser cacciati dai posti di potere?
Fino a quando l’agrigentino si accontenterà di fare il suddito da terzo mondo e veder privato se stesso ed i suoi figli di un futuro normale? Vedere, anziché i suoi diritti, difesi quelli delle lobby?
E mentre in realtà ove hanno il 10% di ciò che abbiamo noi vivono da re, noi soccombiamo e nella disperazione, facciamo ingrassare i “padroni”.”
Avv. Ausilia Eccelso
Coordinatrice provinciale associazione Ambientevivo
COMMENTO MODERATO:
le modifiche apportate al Codice Penale dal CDM nella riunione del 24/04/07 e precisamente con l’inserimento del Titolo VI-bis dei delitti contro l’ambiente, prevede, dopo l’art. 452 e ss., il reato di delitti contro l’ambiente continuamente perpretrati non solo da alcuni raprresentanti politici ( Sindaco in prima persona ) ma anche da chi il reato lo commetterebbe (omissis) .
Il tutto lascerebbe presupporre collusione, interessi privati e associazione a delinquere.
Ora la sua domanda, caro avvocato, mi chiedo cosa devono fare di più….. ? mi sembra un poco pretestuosa, se le prove le avete, procedete con la vostra associazione. La legge esiste, applicata nei giusti modi e nelle dovute sedi, immediatamente darà ragione.