27 Aprile 2025
Home Province. Crocetta “non c’è bisogno di mutuare nulla dal governo nazionale”

1 thought on “Province. Crocetta “non c’è bisogno di mutuare nulla dal governo nazionale”

  1. Mentre scrivo pare che la FALSA RIVOLUZIONB DI CROCETTA PARTA….
    vorrei solo ricordare che trasferire le competenze attuali delle Province ai “liberi consorzi dei comuni” non sara’ cosi’ semplice .. Manutenzione delle strade provinciali (Agrigento circa 1700 km di strade , fondamentali per i collegamenti interni pena l’isolamento di alcuni comuni , che bene o male sono state manutenute ). Edilizia scolastica ,ogni Provincia è proprietaria delle scuole superiori del territorio e bene o male ne assicura la manutenzione ed il pagamento delle utenze . Assistenza ad alcune categorie di Persone diversamente abili e di alcune fascie di studenti disabili . Competenze in campo turistico nelle autorizzazioni delle strutture recettive. Se pur in numeri piccoli , in alcune Province ci sono corpi di polizia locale che assicurano un minimo di attivita’ di controllo sui reati ambientali . E tante altre competenze tra cui l’esistenza di uffici tecnici spesso qualificati ed abbastanza organizzati .
    Voglio solo dire , che sarebbe folle e comporterebbe spese in piu’ smantellare queste realta’ con Persone e mezzi, che su servizi importanti per la Comunita’ sono gia’ operativi, e che potrebbero tranquillamente coordinare l’attivita’ di raccolta e smaltimento rifiuti (AtO RIFIUTI) , ma anche quella relativa all’ATO IDRICO .
    Insomma , per fare demagogia si rischia di aumentare notevolmente i costi (altro che risparmiare ..) , creando disservizi notevoli nella fase di organizzazione di questi fantomatici consorzi dei comuni .
    Finiamola di fare le cose solo per convincere la gente di false rivoluzioni che serviranno solo a peggiorare l’esistente . Vantaggi teorici di questa “riforma epocale ” la riduzione dei costi della politca , che poi sarebbero di circa 5 (cinque ) euro per ogni cittadino siciliano !!!????
    Basterebbe tagliare quasi tutte le consulenze esterne , le societa’ partecipate inutili con relativi incarichi di sottogoverni. La riduzione del numero (che gia’ era in itinere) degli Assessori e consiglieri. Un regolamento rigido che imponga agli amministratori di svolgere un lavoro produttivo che lega il percepimento di indennita’e gettoni all’attivita’ svolta ed ai risultati ed alla presenza reale . PER FAVORE NON PARLIAMO DI RIVOLUZIONE , SICILIANI NON FATEVI INFINOCCHIARE , LE COSE PEGGIORERANNO, E NON POTRETE SCEGLIERE CHI AMMINISTRERA’ QUESTI FANTOMATICI CONSORZI , ALMENO FINORA LI ELEGGEVATE VOI

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