Bogota – Arrestato dalla polizia colombiana Tommaso Iacomino di anni 66 (cl. 1947), esponente di spicco dell’omonimo clan camorristico.
Su Iacomino pendeva un mandato di cattura internazionale da quando, nel 2010, nei suoi confronti venne emesso, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, un provvedimento cautelare, per essere stato il promotore di un’organizzazione transnazionale di presunti narcotrafficanti.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, venne emessa nei confronti di 13 narcotrafficanti accusati di associazione per delinquere finalizzata all’importazione e commercio internazionale di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver costituito un gruppo criminale organizzato, operativo in più Stati.
Tommaso Iacomino risultava già da allora latitante in Sudamerica.
Secondo l’accusa, era Iacomino che, trattando direttamente il prezzo della cocaina con i capi dei cartelli della droga colombiani e peruviani, era in grado di far arrivare in Sicilia e nel Nord Italia ingenti quantitativi di droga.
La coca importata dal Perù e dalla Colombia, sarebbe giunta in Italia attraverso paesi europei come la Spagna e l’Olanda, grazie a società di import-export appositamente costituite.
Secondo la polizia, Iacomino avrebbe utilizzato una facciata industriale per coordinare l’invio di partite di droga all’interno di carichi di frutta tropicale.
“Voleva prendere il controllo dei traffici internazionali della mafia siciliana con molti paesi sudamericani” ha affermato Jose Roberto Leon Rian, direttore della Polizia Nazionale colombiana.
Iacomino Tommaso, dopo essere stato arrestato a Bogota, verrà estradato in Italia, dove dovrà rispondere di traffico internazionale di stupefacenti.
Gjm