I dati dell’Eurispes,parlano chiaro. Gli italiani sono sempre più delusi dalle istituzioni,cala la fiducia nel Quirinale, nel governo e nel parlamento, torna a crescere quella nella magistratura, resta alta per forze dell’ordine. Nel suo rapporto,l’Eurispes osserva come il dato sicuramente più preoccupante è quello sulla fiducia degli italiani nel capo dello Stato, da sempre considerato punto di riferimento, soprattutto nei momenti più difficili e confusi come quello attuale.La sfiducia,ormai “pietrificata”verso tutto il sistema politico ci deve fare riflettere.Il declino della fiducia degli italiani verso il Parlamento è indubbiamente un segnale di “allarme democrazia”.In un Paese dove non si crede più a nulla,dove non ci sono più consensi verso la Chiesa,i sindacati, i partiti politici,etc,Il nostro è un Paese dove non si tiene più conto dei principi fondamentali della Costituzione : Principio personalista – (la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. Tali diritti sono considerati diritti naturali, non creati giuridicamente dallo Stato ma ad esso preesistenti).Ed ancora: Principio lavorista – (Non è solo un rapporto economico, ma anche un valore sociale che nobilita l’uomo. Non è solo un diritto, bensì anche un dovere che eleva il singolo) .Ciò che rattrista di più e la totale inosservanza di un principio importantissimo della Costituzione Italiana,il Principio solidarista – che vuol dire: lo Stato ha il compito di aiutare le associazioni e le famiglie, attraverso la solidarietà politica, economica e sociale (art. 3 II comma, art.2). Esso infatti deve rimuovere ogni ostacolo che impedisce la formazione della propria personalità.
Mi sovvengono le parole del Presidente Barack Obama: “Quando i tempi cambiano, anche noi dobbiamo cambiare. La sfida della nostra generazione è realizzare nei fatti il principio della nostra Costituzione per cui tutti nasciamo uguali e con gli stessi diritti” Ed ancora : ” Siamo fedeli a quei valori solo se una bambina nata nella povertà estrema può sapere di avere le stesse chance di altri, perché è americana, perché è libera ed eguale non solo davanti a Dio, ma anche davanti ai nostri occhi”. Ed ancora: “Il nostro viaggio è ancora lungo. Il nostro lavoro non sarà completato fino a quando le nostre mogli, le nostre madri e le nostre figlie non avranno un uguale compenso salariale per il lavoro svolto”.
Obama ha giurato su due Bibbie, quella appartenuta ad Abramo Lincoln e quella di Martin Luther King. A quando il giuramento dei nostri politici ?: anche su una sola Bibbia.
Aldo Mucci