Agrigento 15/01/2013
Ancora una volta, parlando del sindaco (per mancanza di prove) Zambuto, se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere. Leggiamo infatti nella pagina agrigentina del Giornale di Sicilia, la rivendicazione da parte di Zambuto della sua mirabile azione di
risanamento delle casse comunali, attraverso il pagamento di 22 milioni di debiti pregressi.
Bene, Zambuto, forse perché ancora poco lucido per la delusione provata nel sapere che Casini non lo ha ritenuto meritevole del “posto” alla Camera dei Deputati, ha commesso un grave errore di calcolo, ma certamente in buona fede. E allora riteniamo giusto aiutare il sindaco a fare conti esatti e veritieri, onde evitare di illudere e prendere in giro gli agrigentini.
Infatti, a fronte del pagamento di 22 milioni di debiti, cosa che (a suo dire) non gli ha consentito di rilanciare la città (come promise nel 2007 e ancora nel 2012…), il sindaco Zambuto ha contratto un mutuo, a carico dei cittadini, di oltre 12 milioni di euro. Facendo un conto sommario, calcolando gli interessi, il Comune, cioè i cittadini di Agrigento, dovranno sborsare nei prossimi anni ben 15 milioni di euro per ripianare i debiti nei confronti dell’ ATO rifiuti, debiti che fino a poche settimane addietro Zambuto affermava non esistere.
Pertanto la cruda verità è che l’indebitamento comunale è aumentato in modo esponenziale e Zambuto ha scaricato sugli agrigentini una bella massa di debiti che saremo costretti a pagare per i prossimi 10 anni. Per concludere è opportuno anche un piccolo paragone: l’amministrazione Piazza, dal 2001 al 2007, ha pagato vecchi debiti del Comune per oltre 40 milioni di euro. Debiti provenienti dalle precedenti amministrazioni, dovuti in gran parte a sentenze dei Tribunali che vedevano il Comune soccombente e si dovevano pagare senza se e senza ma. In quegli anni però, a differenza dei 6 anni di amministrazione Zambuto, la città viveva, i servizi funzionavano, si sono asfaltati 100 km di strade cittadine, decine di cantieri aperti, opere pubbliche realizzate, si è completata l’illuminazione in tutti i quartieri, la città era pulita.
Nei 6 anni zambutiani, invece, la città si è progressivamente spenta, nessuna opera, nessun cantiere, nessun progetto presentato per recuperare fondi europei, una macchina comunale completamente ferma, nessuna occasione di lavoro, cantieri inesistenti, servizi scomparsi, abbandono totale del verde pubblico, frazioni in condizioni pietose, mare inquinato e chi più ne ha più ne metta.
Suggeriamo al sindaco di evitare ancora proclami e dichiarazioni autoreferenziali, lo invitiamo, ora che si è finalmente chiusa la vicenda della candidatura al Parlamento, a dedicarsi alla città ed ai suoi problemi, a cercare di recuperare i 6 anni persi a causa dei suoi balletti e della incapacità amministrativa della sua squadra, ricordandogli un famoso detto siciliano:” sceccu ca sa vanta un vali mancu un sordu”.
Quindi eviti di vantarsi e provi ad amministrare, ove ne abbia un minimo di capacità e la voglia, oppure scelga l’unica strada per recuperare la propria dignità e la stima degli agrigentini: si dimetta.
I Consiglieri Comunali
Alfonso Vassallo
Alfonso Mirotta
Cinzia Puleri
E in mezzo la cruda verità su Zambuto ce ne sta anche un altra…ovvero che Vassallo, Mirotta e Puleri si fanno il gruppetto consiliare. Un altro !?!?!? Che è diventata moda? Girpa o un semplice gruppo misto non piaceva? Ma ci sono soldi in più se costituisci un gruppo. Sarebbe interessante capire…
Come piacerebbe ascoltare la replica del Sindaco sul presunto aumento del debito. Una replica documentata, altrimenti non avrebbe senso.