AGRIGENTO – “Sembra che il Presidente Crocetta voglia tagliare con il passato – dichiara il Presidente D’Orsi – per intraprendere nuove strade nella gestione politico-amministrativa della Regione. Il fatto di aver nominato personalmente gli Assessori regionali lascia sperare per il futuro. L’autonomia gestionale di un amministratore o di un politico è una forma di libertà fondamentale se vuole realmente operare una rivoluzione strutturale e soprattutto culturale nel modo di vedere la Politica.
“Fin ad oggi tutto quindi lascia ben sperare in un radicale cambiamento. – prosegue il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento – Dalle parole, però, bisognerà passare ai fatti. Oggi non vediamo particolari contenuti di questa azione politica per dare concrete risposte ai Siciliani. A mio modesto parere sembra che nell’azione di Rosario Crocetta
manchi qualcosa. Forse è presto per fare una analisi politica, di questo nuovo Governo dell’Isola, ma oggi non si vedono i contenuti di quella che sarà la nuova politica regionale. Le risposte che occorrerà dare ai precari che da decenni lavorano nel pubblico, alle famiglie il cui bilancio si impoverisce ogni giorno di più. Inoltre la disoccupazione , nella nostra terra, ha superato i livelli di guardia, specialmente quella giovanile.
“Occorre inoltre, senza perdere tempo, investire nella tutela del territorio e nella conservazione del patrimonio artistico Siciliano.
E questi problemi sono alcune delle emergenze siciliane alle quali bisognerà aggiungere la pesante crisi dei settori del commercio, della pesca e dell’agricoltura, una volta punte di diamante della nostra economia insieme a quella del turismo nonostante disponiamo di un ricco ed unico patrimonio archeologico e monumentale..
Sono questi alcuni tra i più importanti punti da sviluppare durante questi cinque anni di governo della Regione e lo dico sia come Amministratore ma soprattutto come uomo di scuola ho la misura del malessere sociale oggi ben visibile tra la nostra gente che non crede più all’impegno della politica nel fare il bene comune”