Si è tenuto a Bari il XXXI Congresso nazionale forense che ha visto anche quest’anno la nutrita partecipazione degli avvocati dei Fori siciliani
E’ stato un congresso dai toni accessi dove sono stati discussi argomenti cruciali per l’avvocatura e per la giustizia in generale. Tra i tanti: la riforma della professione forense e della giustizia, la nuova geografia giudiziaria, il sovraffollamento delle carceri e l’abolizione delle tariffe forensi.
In particolare è stato il disegno di legge di riforma della professione forense – approvato già dalla Camera dei Deputati ed ora al vaglio del Senato della Repubblica – a suscitare un dibattito intenso tra le varie componenti dell’Avvocatura.
Nonostante diversi punti siano stati criticati aspramente, l’assemblea dei delegati ha ritenuto di sostenere la riforma in discussione al Parlamento.
Si è rivelato di importante sensibilità l’intervento del giovane avvocato agrigentino Marcello Sutera Sardo, delegato dell’Ordine degli Avvocati di Catania, che esercita la professione anche nel territorio di Agrigento. Sutera Sardo ha evidenziato le difficoltà cui vanno incontro i giovani all’inizio della loro attività professionale, palesando come la riforma della professione forense, in discussione al Parlamento, non miri in alcun modo ad agevolare l’inserimento dei giovani nella realtà forense. “Auspichiamo – ha concluso il giovane avvocato – che il prossimo congresso nazionale di Venezia veda molti dei problemi attuali già risolti”.