Ancora una volta Telecom Italia non perde occasione per mostrare il suo vero volto.
Rassicurante, filantropica, socialmente responsabile all’esterno, dura e violenta con i suoi dipendenti cioè con coloro i quali in questi anni hanno permesso all’azienda utili e guadagni rilevanti.
In questo ultimo periodo, Telecom ha creato un reparto “contenitore” il CSA dove collocare soprattutto lavoratori che fruiscono della legge 104, inidonei e sindacalisti.
Un vero e proprio ramo d’azienda creato ad hoc per poi essere facilmente ceduto.
Premesso che in data 4 agosto 2010, le OO.SS. nazionali, nel gestire le ricadute del Piano Industriale di Telecom Italia, tra le tante leve operative, hanno concordato un processo di internalizzazione di attività in grado di supportare un percorso di mobilità professionale dalle aree commerciali e di call center alle attività di Rete.
Constatato che, l’Azienda, fino a questa data, non ha fornito i dati al sindacato regionale e territoriale delle risorse coinvolte e soprattutto non ha mai informato le Rsu relativamente alla tipologia delle attività conferite in appalto e alle localizzazioni, nonché, al numero dei lavoratori interessati dipendenti delle ditte appaltatrici e delle attività eventualmente soggette a subappalto, dati fra l’altro previsti dall’art 53 del CCNL.
Rilevato che il settore dell’appalto telefonico sta fruendo di tutti gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge e che il subappalto ha raggiunto livelli che sfiorano l’80 % delle attività affidate, ci rendiamo conto che urge una verifica territoriale in grado di determinare quelle condizioni di equilibrio e trasparenza in un settore così delicato.
Puntualmente nelle assemblee dei lavoratori, ci viene segnalata la presenza di “lavoro nero” spesso prodotto anche da ex lavoratori di Telecom Italia in mobilità, che continuano ad operare in libero accesso nei siti di Telecom Italia.
Per porre fine a questo gioco al massacro, le OO.SS. si rivolgeranno nei prossimi giorni agli Uffici Governativi e Provinciali preposti chiedendo un “tavolo istituzionale” al fine di ripristinare le relazioni industriali che la legge affida alle RSU ed alle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative.
Le Segreterie Provinciali
SLC – CGIL FISTEL – CISL UILCOM – UIL