29 Aprile 2024
Home Ed alla fine: la montagna partorì un topolino – di Aldo Mucci

1 thought on “Ed alla fine: la montagna partorì un topolino – di Aldo Mucci

  1. Quel “topolino” non è il simpatico personaggio dei cartoni che ha accompagnato la mia infanzia, è un mostro! E’ il mostro che porta dentro di sé la tesi che la “cura è peggio del male”.
    L’austerità imposta dall’agenda politica ad alcuni paesi membri, Grecia-Spagna-Italia, contempla l’assurda equazione che “risanando i debiti, si risana l’economia”. Questo potrebbe essere vero se il debito pubblico avesse assunto una natura anti-ciclica, ossia nella fase di depressione si espande per poi contrarsi quando le cose vanno meglio.
    Nel debito pubblico abbiamo di tutto: dalla ricerca scientifica agli sprechi vergognosi di certi politici. Ma il debito pubblico non ha meno importanza della disoccupazione, anzi è vero il contrario.
    La mancanza di fiducia (caduta dei consumi) e lo spreco di risorse (forza lavoro inoccupata) mette a rischio il fututo di intere generazioni e lo stesso progetto di risanamento finanziario.
    Il debito si ripaga con le entrate fiscali e senza entrate fiscali nessun debito potrà essere ripagato.
    Personalmente credo che l’opione pubblica debba invitare i propri rappresentanti a considerare la possibilità di una moratoria internazionale di tutti i debiti pubblici, specialmente dei paesi che corrono il rischio della deflazione, malattia peggiore della stessa inflazione.
    Altra questione è riportare al primo punto la regolamentazione della finanza: le politiche economiche dei paesi sovrani non possono essere ostaggio degli sbalzi emozionali delle grosse banche d’investimento.
    Se esistono “banche troppo grosse per fallire”, esistono anche stati sovani che “non possono ” essere distrutti per la loro disinvolta gestione del passato, facendo ricadere la colpa su ignari cittadini.
    Avremo tanto tempo ancora per dedicarci alla caccia alle streghe, ma oggi dobbiamo salvare bianca neve e i sette nani.

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