Riduzione dei costi dell’Ars e pugno duro contro la corruzione. La candidata al Parlamento regionale siciliano Mariagrazia Brandara risponde all'”Appello per la Sicilia: dateci tre motivi per non astenerci”, promosso da Giovanni Fiandaca e Cosimo Scordato e sostenuto dal quotidiano Repubblica.it.
“In un momento di così forte delegittimazione della politica – spiega Brandara – è necessario dare segnali forti ed evitare di lasciarsi trasportare dal vento della demagogia e, soprattutto, dalle trappole dei troppi “Gattopardi”, che cercano disperatamente di rimanere al potere adattandosi alle necessità del momento. Alle inizitive proposte e già sottoscritte da illustri personalità del mondo imprenditoriale e della cultura, ovvero la riduzione a 50 dei componenti dell’Ars, abolizione del finanziamento ai gruppi parlamentari e la riduzione dei compensi dei deputati, aggiungo quella che è da tempo una mia battaglia: l’estensione della confisca dei beni illecitamente prodotti dei politici e dei funzionari corrotti. E’ infatti giusto che ciò che viene sottratto alla collettività dai propri servitori infedeli venga restituito al bene pubblico”.