Togliendo le date da questo documento, appena declassato dalla Defense Intelligence Agency, si avrebbe l’impressione di leggere un’analisi dell’attuale rivolta siriana.
Ma gli analisti della DIA, hanno scritto queste pagine nel mese di aprile 1982, subito dopo il massacro di Hama, quando l’allora capo siriano Hafez Assad usò l’aviazione e l’artiglieria per ridurre ad un ammasso di macerie la città.
L’unica discrepanza in questa relazione della DIA, rispetto a quello che si è poi saputo, è il numero di vittime di Hama. Il documento indica 2.000 vittime, ma fonti indipendenti stabilirono che i morti ad Hama furono tra i 20.000 e 40.000. Tutti uccisi nel mese di febbraio 1982, nel giro di poche settimane.
La guerra civile siriana in corso, ha raggiunto quel livello di vittime. Quasi 30.000 morti -secondo il Centro di documentazione delle violazioni in Siria e il Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati – in 18 mesi. Agosto è stato il mese più sanguinoso, con più di 5000 morti. La maggior parte dei morti sono civili siriani, mentre il totale comprende circa 3.000 combattenti sui due fronti.
Gian J. Morici
Leggi il documento originale in Pdf:
In questa tornata, per numero di morti siamo solo all’inizio.
Secondo piani indipendenti un attacco NATO alla Siria dovrebbe causare 10.000 morti solo al primo giorno per essere efficace.
http://qn.quotidiano.net/esteri/2012/09/20/775209-siria-piano-anti-assad.shtml
http://www.asca.it/news-Siria__Nato__un_intervento_militare_non_migliorerebbe_la_situazione-1199108-ATT.html