A dare notizia che il suo nome è contenuto in uno dei file resi pubblici da Wikileaks, è stato lo stesso Agostino Spataro, il quale sul suo blog commenta così la vicenda:
“Oggi, con la più viva sorpresa, ho letto il mio nome in un blocco di documenti denominato “THE SYRIA FILES” di WIKILEAKS come mittente di una lettera inviata, qualche tempo fa, al ministro siriano dell’Informazione, Mohsen BILAL.
Non avendo nulla da nascondere allego il testo della lettera intercettata nel caso qualcuno volesse conoscerne l’esatto contenuto.
Agostino Spataro
Joppolo Giancaxio 20 settembre 2012
The Syria Files
2012-09-19
Thursday 5 July 2012, WikiLeaks began publishing the Syria Files – more than two million emails from Syrian political figures, ministries and associated companies, dating from August 2006 to March 2012. This extraordinary data set derives from 680 Syria-related entities or domain names, including those of the Ministries of Presidential Affairs, Foreign Affairs, Finance, Information, Transport and Culture. At this time Syria is undergoing a violent internal conflict that has killed between 6,000 and 15,000 people in the last 18 months. The Syria Files shine a light on the inner workings of the Syrian government and economy, but they also reveal how the West and Western companies say one thing and do another.
Messaggio dell’ hon. Agostino Spataro (Italy) for ministry MohsenBILAL
Released on 2012-09-15 13:00 GMT
Email-ID 1065436
Date 2010-10-21 02:39:42
From spataroagostino@virgilio.it
To info@moi.gov.sy
Caro Bilal,
non so se ti ricordi di me. Sono Agostino Spataro, ex deputato del Pci e membro della commissione esteri della Camera dei Deputati. Ci siamo incontrati più volte a Roma (quando venivi per incontrare Pajetta, Andreotti, ecc) e a Damasco, dove una volta mi hai presentato al Presidente Hafez Assad. Ora, io non faccio più attività politica, ma ho ripreso la mia attività di giornalista: sono in Sicilia e collaboro con “La Repubblica” e dirigo un periodico on line sul Mediterraneo e sul mondo arabo(www.infomedi.it). L’altra sera navigando sul web ho trovato articoli e foto su di te e mi sono ricordato dei bei tempi andati.
Non avendo la tua email, l’ho chiesta alla vostra ambasciata di Roma che gentilmente me l’ha data.
Perciò ti scrivo solo per il piacere d’inviarti i più cari e amichevoli saluti e i migliori auguri per il vostro lavoro politico e di governo.
Sperando di poterci rivedere qualche volta, ti prego anche, se ti è possibile, di salutarmi il signor Vicepresidente Farouk Al-Shara che spero ricordi i nostri incontri a Roma e a Palermo mentre era ambasciatore in Italia.
Cordialmente.
Agostino Spataro
21 ottobre 2010