EMERGENZA RIFIUTI ATO GESA 2: UN MALE INCURABILE ?
Assodato il fatto che a tutti i lavoratori della raccolta dei rifiuti che stanno scioperando va tutta la nostra solidarietà e considerazione, da una decina di giorni assistiamo per l’ennesima volta al raccapriccio e al degrado che da diverso tempo la politica siciliana oramai ci ha abituato: cassonetti stracolmi e sommersi di rifiuti, odori nauseabondi e insetti.
Uno spettacolo talmente imbarazzante e una matassa talmente intrigata, che fa vergognare i cittadini dei comuni “serviti” dall’Ato Gesa Ag 2, nonostante le bollette salatissime, mentre chi ha causato i guasti a cui assistiamo non sembra proprio curarsene.
I contribuenti schiacciati dagli ATO; da questi enormi carrozzoni, riempiti e appesantiti in maniera spropositata, drenando risorse, non danno servizi e non si vede una via d’uscita in tempi brevi.
Un copione che si ripete abitualmente e che fa parte dell’”offerta” del territorio.
Forse i cittadini non lo capiscono! Ma la nostra classe dirigente ha forse pensato a ciò come un’attrazione per i turisti e per rilanciare questa meravigliosa terra!
Purtroppo i cittadini e le imprese sono costrette a pagarne le conseguenze: sia igieniche che economiche.
I Sindaci hanno sospeso diversi mercatini settimanali; alcuni bar, panifici, ristoranti, supermercati adiacenti a queste montagne di rifiuti costretti ad operare in condizioni non igieniche; di certo non può essere piacevole per un negozio di abbigliamento e altri generi lavorare con accanto questo tipo di spettacolo.
Sicuramente non è stato un bel biglietto da visita per gli 800 passeggeri della Nave Costa Voyager; attraccare per la prima volta al porto di Porto Empedocle e trovare questo genere di attrattiva.
Insomma, oltre alla grave crisi di questo periodo, questi avvenimenti non fanno altro che deprimere ancora di più questa terra da sempre martoriata.
Sarebbe veramente opportuno per la nostra classe dirigente regionale e provinciale invertire il modo di occuparsi delle sorti della nostra Sicilia e non pensare alla prossima poltrona.
Vincenzo Cipolla
Agrigento, 12 Settembre 2012