Aragona (Agrigento) – Quando il 18 giugno 2012 il Consiglio comunale istituì l’addizionale comunale IRPEF, fissandone l’aliquota allo 0,8% (il massimo consentito dalla legge) per il 2012 e gli anni seguenti, tutti i consiglieri comunali manifestarono il loro dispiacere per una decisione tanto sofferta quanto necessaria, perché entro il 30 di giugno doveva essere approvato il bilancio di previsione dell’ente e l‘unica strada per far cassa nell’immediatezza sembrò quella dell’introduzione dell’addizionale comunale IRPEF indiscriminatamente con la massima aliquota consentita.
L’unico ad opporsi a una decisione che ormai sembrava presa fu il consigliere Francesco Pendolino il quale propose delle soluzioni per evitare “la macelleria sociale”. Con apposito decreto del Ministero dell’Interno, il termine per la deliberazione del bilancio di previsione per l’anno 2012 è stato posticipato al 31 agosto, permettendo a Francesco Pendolino di continuare a lavorare per sottoporre al Consiglio una proposta di deliberazione per far modificare il regolamento approvato. L’obiettivo è quello di garantire la massima equità sociale applicando la maggiorazione dell’aliquota IRPEF in base al reddito di ciascuno.
Nell’attuale e difficile congiuntura politico-economica che vede una profonda crisi falcidiare l’Europa intera, e gli Italiani per non far sprofondare il paese nel baratro sono stati chiamati a grandissimi sacrifici, i contribuenti meno abbienti, quando possibile, andrebbero salvaguardati maggiormente per non acuire tensioni sociali che rischiano di esplodere.
Se da un lato le leggi nazionali garantirebbero le esenzioni dall’addizionale comunale IRPEF per lavoratori e pensionati che guadagnano fino 8.000euro, va ricordato che secondo l’ISTAT sono da considerare poveri quei nuclei familiari composti da due soggetti aventi un reddito lordo annuo di 15.000€. Venendo incontro alle necessità dell’ente, ma anche a quelle dei cittadini, Pendolino con la sua proposta di delibera suggerisce che la soglia di esenzione dal pagamento dell’addizionale comunale IRPEF non scenda sotto ai 10.000euro.
Spetta adesso al Presidente Bellanca includere tra i punti all’ordine del giorno la proposta del consigliere Pendolino, portandola al più presto in discussione. Quali consiglieri condivideranno questa proposta sottoscrivendola, o avanzeranno in alternativa nuove e più costruttive soluzioni, diverse da quelle riportate dalla deliberazione di consiglio, approntata in un momento in cui il breve tempo a loro disposizione era tiranno?
Ai posteri l’ardua sentenza…
Totò Castellana
Direttore Morici bravi! Bravi! Veramente bravi!
http://www.infoagrigento.it/component/content/article/33-testata-3/16195-irpef-ad-aragona-la-battaglia-del-consigliere-pendolino
Ma voi de “La Valle dei Templi” copiate gli articoli così per come sono pubblicati su altri siti web cambiando il titolo, togliendo qualche virgolettato e firmandoli pure?
Complimenti! Complimenti a Lei e al signore che dopo averlo copiato lo ha firmato pure…
Gent.mo lettore,
devo ringraziarla per aver sottoposto alla nostra attenzione l’ennesimo caso di una delle arti più diffuse nel web: Quella di copiare e incollare contenuti di altri spacciandoli per propri.
Non è questo il nostro caso, visto che le notizie pubblicate dal nostro giornale – ad esclusione dei comunicati stampa – sono frutto del lavoro di quanti collaborano con la testata. Creare notizie originali nel mondo dell’informazione, già saturo di contenuti, non è certo facile. Molto più semplice rubarle ad altri e pubblicarle senza neppure citare la fonte. Nella maggior parte dei casi l’ABUSO del copia-incolla rappresenta lo strumento di lavoro di giornalisti mediocri che cercano di ritagliarsi uno spazio nel mondo dei media online, ma non mancano neppure i casi di autori e vittime eccellenti, come le scopiazzature di Barbareschi su Spinoza. Va anche ricordato come, a parte gli aspetti deontologici e di onestà intellettuale, molti contenuti reperibili in rete – come nel nostro caso – sono comunque soggetti alle leggi sul copyright. Che dire? Ci spiace per il nostro Totò Castellana che si è visto scopiazzare il suo articolo (esclusa la firma), attribuendo, con il virgolettato le considerazioni di Castellana al consigliere Pendolino. A riprova di quanto affermato, sarei felice se la “Redazione” che ha pubblicato l’articolo, osasse promuovere una querela nei nostri riguardi. Conserviamo ancora l’email dell’articolo inviatoci da Castellana e qualche piccola modifica apportata direttamente dallo scrivente…
Viceversa, in considerazione della scarsa rilevanza dell’accaduto, non saremo certo noi ad avviare un’azione legale nei confronti di chi, non avendo la capacità di produrre notizie originali, ha scambiato il mondo dell’informazione per quello della copisteria.
Cordiali saluti
Gian J. Morici