E’ stato consegnato questa mattina nella sala Rossa dell’Ars nelle mani del componente della Commissione speciale d’inchiesta sulla Mafia Salvino Caputo (già fondatore del primo consorzio per la Legalità in Sicilia) la prima copia del “Legal game”, nato da uno spunto di Mariagrazia Brandara ed ideato e realizzato dall’associazione culturale “La luna nel pozzo” di Luca Russo.
Caputo, delegato dal presidente Lillo Speziale, assente per impegni istituzionali, ha accolto molto favorevolmente l’iniziativa, assicurando che il resto della Commissione si spenderà per consentire al progetto di avere la massima diffusione.
Il gioco è stato realizzato come via di mezzo tra il Monopoli e il Gioco dell’Oca e conta, tra le proprie caselle, imprevisti negativi legati al fenomeno mafioso e l’illegalità (mazzette, pizzo, prigione ecc) e caselle positive legate alle vittime della mafia, iniziando dal sindaco di Naro Pino Camilleri e continuando con martiri della legalità come Saetta, Livatino, Miraglia Guazzelli.
Un modo per conoscere la nostra storia recente per i bambini e associare valori positivi ai temi del rispetto della legge.
Un grande “Legal game” sarà poi realizzato, grazie al contributo di Unicredit, all’interno del giardino della Memoria di Favara, che diverrà meta di scolaresche agrigentine e regionali.
“Il nostro grande gioco sulla legalità e per la legalità compie i primi passi – spiega il presidente della Consorzio Mariagrazia Brandara – , e la consegna alla Commissione d’inchiesta dell’Ars rappresenta solo un primo passaggio istituzionale che poi dovrà concretizzarsi, con l’aiuto di futuri sponsor pubblici e privati, in una diffusione nelle scuole.
Questo gioco poi ha un valore simbolico anche per noi del Consorzio, perché giunge dopo due anni di attività che ci ha visto raggiungere tutti gli obiettivi che erano contenuti nel progetto finanziato con i fondi del Pon Sicurezza, come la consegna alla Cooperativa ‘Rosario Livatino – Libera Terra’ del bene sequestrato alla mafia in contrada Robadao a Naro e la consegna, che avverrà il prossimo 19 luglio di un altro bene che si trova a Siculiana Marina.
Atti non in contrasto tra loro, quello della riconsegna alla società di beni sequestrati e iniziative come il ‘Legal game’ – aggiunge Brandara -, ma che rispondono entrambe alle finalità del Consorzio: restituire alla produttività i frutti avvelenati dal potere mafioso e diffondere, attraverso iniziative culturali, l’idea della legalità soprattutto tra i più giovani”.