Il Presidente Favuzza: «Non so quale sia la matrice, rilevo però che dalle parole si è passati ai fatti»
ROMA – Vasi distrutti, il cancello d’ingresso divelto, forzate le porte degli uffici, danneggiate suppellettili e infine escrementi sulle scrivanie e su alcune opere d’arte custodite nel cortile. E’ questo il bilancio dell’azione balorda di anonimi ai danni della sede siciliana della Fondazione Sgarbi a Salemi, in provincia di Trapani. Si tratta dei locali dell’ex canonica della Chiesa Madre, in Piazza Alicia, nel centro storico della città, che il Comune di Salemi, tramite apposita convenzione, aveva dato in affitto nei mesi scorsi all’istituzione culturale che porta il nome del critico d’arte ed ex sindaco della città Vittorio Sgarbi.
Sulla vicenda il Presidente della Fondazione Sgarbi, Antonella Favuzza, dichiara: «Io non so quale sia la matrice di questo gesto. Rilevo però che dalla violenza verbale si è passati ai fatti. Non possiamo ignorare che nei mesi scorsi alcuni ragazzi della Fondazione sono stati aggrediti verbalmente, anche da soggetti che allora ricoprivano cariche istituzionali, offesi ripetutamente, colpevoli di essere “stranieri” e invitati a tornarsene nei loro paesi.
Valuteremo – conclude la Favuzza – se vale davvero la pena continuare a investire tempo e risorse in un contesto in cui si accettano passivamente queste che io giudico ritorsioni, e nessuno, dai partiti politici alle associazioni culturali locali, sente la necessità e il dovere civico, di condannare queste azioni di violenza»