Agrigento, 8 giugno 2012
“La Polizia provinciale non è a rischio chiusura. Il Corpo continuerà a svolgere, con il costante impegno di sempre, l’ attività operativa volta alla prevenzione e repressione dei reati a garanzia del territorio agrigentino e dei suoi abitanti” .
Lo ha detto l’assessore alla Polizia Provinciale Lillo Volpe a margine della nota del Consigliere provinciale Roberto Gallo sulla paventata chiusura del “Corpo”.
“Inoltre, la Provincia – ha continuato Volpe- al fine di potenziare le unità operative ha incrementato l’organico, reclutando con un bando di mobilità interna personale per svolgere compiti di polizia giudiziaria . I continui tagli ai trasferimenti che avvengono da parte dello Stato hanno prodotto una notevole riduzione del salario accessorio dei dipendenti dell’Ente. In sede di contrattazione decentrata – spiega Volpe – le Organizzazioni sindacali hanno chiesto che la riduzione venisse spalmata su tutti gli istituti del salario accessorio e, di conseguenza, si sono fatti dei piccoli tagli anche sulle somme ordinariamente spettanti alla Polizia Provinciale. Il taglio – continua l’assessore – è pari al 10 per cento mentre per tutti gli altri settori è pari al 15 per cento , inoltre, alla polizia provinciale sono stati riconosciuti tutti gli istituti del salario accessorio, compresa l’indennità di disagio. In queste indennità non sono comprese le somme che competono agli agenti per le prestazioni svolte nelle giornate festive e che vengono regolarmente pagate a parte. Ciò perché la turnazione viene fatta su sei giorni anziché su sette come avviene negli altri Enti. Tutto questo a dimostrazione dell’importanza del ruolo che questo Ente riconosce alla Polizia Provinciale. Vorrei tranquillizzare il consigliere Roberto Gallo – conclude l’assessore Volpe – che non ci sarà “una polizia provinciale part-time” ma semplicemente una riorganizzazione del lavoro tendente ad una migliore utilizzazione delle risorse disponibili, compatibilmente con le esigenze consentite dal bilancio”.