Avendo visto che, anche al suo crepuscolo, Lombardo e il suo Governo sono diventati agli occhi dei siciliani perbene insopportabili per lo stato di malessere diffuso, abbiamo deciso di scendere in piazza e affrontare da subito le emergenze e le incompiute che ha lasciato un Governatore di disfide e protervia.
Non si può provare tenerezza per un moribondo politico che continua a bloccare lo sviluppo perché avvezzo solo agli strapuntini degli incarichi e delle prebende per l’amico e il sodale di turno.
I Siciliani aspettano risposte sulla ripartenza dei fondi strutturali, sull’apertura dell’aeroporto di Comiso, sullo sblocco dell’edilizia, sull’agevolazione alle nuove assunzioni, non possiamo più rimanere inerti a questo scempio, a questo mercato delle vacche, dove escono e entrano personaggi raccattati qua e là come se fosse il circo barnum sempre aperto e agganciato con l’arrampicatore del momento.
I Comitati Civici per la Sicilia con tutti i movimenti territoriali, dopo gli incontri che saranno svolti provincia per provincia, lanceranno un documento di 5 punti per scacciare la mala politica per sempre dalla nostra isola.
Diciamo da subito che il nostro progetto non guarda le ideologie di massa, ma ha come punto di riferimento l’applicazione autentica dello Statuto Siciliano, vogliamo raccogliere i talenti nascosti che in Sicilia ci sono e aprire le porte del Palazzo dei Normanni alla gente normale, non agli scienziati del traccheggio e del non sense.
Abbiamo la consapevolezza che Lombardo e il parlamentarismo di basso profilo che ha regnato in questi quattro anni a Palermo deve cessare per un interesse superiore e per il volere dei siciliani ormai maturi per schiaffeggiare definitivamente questi parolai del niente che hanno massacrato almeno due generazioni di isolani sulla speranza della clientela a tutti i costi che si è dimostrata: spietata, cinica e conservativa, priva di una qualsiasi forma democratica e partecipativa per chi non è entrato in questa casta chiusa di potere.