Il mondo dell’informazione evolve, muta, si apre a nuovi orizzonti. Il web, ha trasformato quello che era dominio di pochi, in un mondo che appartiene a tutti. All’inizio furono i blog, ai quali si aggiunsero i social network, poi i siti che raccolgono le notizie e quelli che rendono pubblico ciò che per tantissimi (troppi) anni è stato privato. WikiLeaks docet!
Ovvio che tutto questo fa paura. Fa paura ai politici, ai potenti di turno, alla mafia, ma anche a chi del giornalismo ha fatto una professione redditizia, più per quello che non scrive, che per quello che porta a conoscenza dell’opinione pubblica.
Un sistema ancora possibile grazie al fatto che l’informazione no-profit nel nostro Paese – a differenza di altre nazioni più civili e progredite – è praticamente inesistente. Un sistema-casta che ha portato alla retribuzione dei pochi euro lordi ad articolo, sfruttando quelle giovani risorse che avrebbero garantito il principio dell’indipendenza dell’informazione, rendendoli così schiavi di chi è già servo di un sistema marcio che va a discapito della verità sui fatti e del rispetto verso i lettori.
Pubblicità istituzionali affidate con potere discrezionale, logiche politico-clientelari, vincoli normativi, hanno impedito la nascita di redazioni indipendenti, salvo i rari casi di pochi giornalisti che hanno creato qualche diversa realtà nel variegato panorama dell’informazione cittadina.
Un giornalismo capace di guardare in faccia il potere e metterne nudo le pratiche sgradevoli, denunciandole all’opinione pubblica.
E mentre tutto ciò avveniva, alcuni cronisti per costrizione – ma velinari per vocazione – lasciavano che nel più assoluto silenzio si tentasse di massacrare i pochi che facevano Informazione.
Storie di estorsioni, minacce, vessazioni (anche con aspetti assai piccanti, quando non squallidi…), hanno fatto parte di delicati equilibri mantenuti negli anni da coloro i quali hanno visto nel giornalismo lo strumento per raggiungere obiettivi personali.
Un mondo che ancora non comprende come la rete non abbia confini, come esistano realtà che, seppur parlando in italiano, preferiscono l’iscrizione in nazioni diverse dalla nostra.
Un mondo governato da un sistema-casta autoreferenziale e che agisce in autotutela, muro contro muro, per arginare una piena che finirà con il travolgerli.
Lo dicono sentenze come quella di Cassazione che assolve Ruta; lo dicono – temendolo – i governanti di mezzo mondo; lo contempla la nostra Costituzione; ne danno la possibilità i tanti escamotage (blog, registrazioni all’estero, sistemi informatici incontrollabili) a chiunque voglia fare Informazione (non giornalismo nel senso in cui viene inteso dai velinari).
Nuove strade che si aprono su nuovi mondi, come FoWL, per gli amici di WikiLeaks, che si presenta come uno strumento aggregante per raccogliere nuove idee, trasformandosi in “alleati di una causa comune”.
E mentre un po’ di velinari svolazzano come corvi all’orizzonte, il mondo va avanti incurante di loro. Incurante di chi complotta come un carbonaro per rendere difficile un percorso che sarà comunque inarrestabile.
Abbiamo dato fastidio. Siamo stati i primi, in tempi non sospetti, a scrivere di vicende approdate poi sui tavoli degli inquirenti e nelle aule giudiziarie. Troppo, per chi è abituato a pubblicare “comunicati stampa limati” affinchè diventino articoli. Noi, i comunicati stampa, abbiamo preferito pubblicarli come tali in un’apposita categoria. Per l’appunto, quella dei “comunicati stampa”.
Dai vergognosi silenzi, quando chi preposto avrebbe dovuto urlare, siamo passati all’altrettanto vergognoso cicaleccio in sordina, di chi vede nell’Informazione il suo peggior nemico.
Forse è arrivato il momento di mostrare un volto ai più sconosciuto di questo mondo.
E lo faremo con coraggio. Senza remora alcuna, narrandovi e documentando tutto ciò che non vi sareste mai aspettati… Tutto ciò che mai nessuno vi ha detto…
Gjm
Azz… sento aria di tempesta 🙂
Sagace e perspicace, complimenti Sig. Morici.
Quel tanto desiderato venticello della legalità si sta trasformando in URAGANO e molto presto spazzerà uomini e cose, utili idioti e servi di professione!!!!!!!
Grazie all’uomo libero della libera informazione.
ne vedremo delle belle? spero anche in campo politico.