Agrigento – Il finanziamento pubblico ai partiti e l’anomalia dei rimborsi elettorali sono al centro delle polemiche di questi ultimi giorni. Un sistema democratico, però, non può vivere senza una forma di finanziamento pubblico dei partiti! Metterebbe la politica nelle mani dei centri di interesse particolare e del malaffare.
A noi sembra che la presentazione della legge di iniziativa popolare promossa dal prof. Capaldo sia la strada giusta su cui lavorare, poiché conferisce al cittadino un “ruolo decisivo nel finanziamento alla politica” e relega, al contempo, la classe politica a un ruolo di “soggezione democratica” nei confronti del cittadino.
Sono ormai necessari meccanismi e misure atte a garantire la trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti e dei movimenti politici, che non sarebbe male estendere anche alle associazioni onlus ed ai sindacati.
Gli onesti non hanno nulla da temere!
Qualunque forma di finanziamento pubblico, dei partiti e non, deve presupporre, da ora in avanti, regole certe che garantiscano la trasparenza, il controllo sui bilanci nonché meccanismi sanzionatori per chi sbaglia, ciò, naturalmente, a garanzia del cittadino.
Questa ormai è la strada e bisogna intervenire rapidamente!