Martin Luther King, era nato ad Atlanta, il 15 gennaio 1929. Attivista e pastore protestante, fu tra i fautori della lotta non violenta e il suo nome viene spesso accostato a quello di Gandhi. Venne ucciso a Memphis, il 4 aprile del 1968.
Più di 3500 agenti dell’FBI furono sguinzagliati alla ricerca del colpevole dell’omicidio. Accertato che lo sparo proveniva dalla stanza della pensione Bessie Brower, che si trovava di fronte a quella dove si riposava il pastore ed era registrata a nome di John Willard (pseudonimo utilizzato da James Earl Ray ) si arrivò anche a Eric Galt, accusato anche lui del delitto.
Sull’arma usata, un Remington con mirino telescopico, rinvenuto poco distante il luogo del delitto, vennero trovate le impronte digitali di Ray.
Il 10 marzo 1969 venne condannato a 99 anni di reclusione.
Nel 1997, durante una visita in prigione Ray disse al figlio di Martin Luther King di non aver commesso quel delitto.
Nel dicembre del 1999 una giuria decretò che King fu vittima di una cospirazione che includeva Loyd Jowers, proprietario del Jim Grill, ristorante situato nei pressi del motel dove è stato ucciso, egli durante il processo ritirò le affermazioni fatte nel 1983 alla televisione ABC fu condannato al pagamento della somma di 100 dollari alla famiglia King.
Gli atti dell’indagine sull’assassinio di Martin Luther King sono stati secretati fino al 2002 dall’amministrazione americana.
La Giuria, nel corso del nuovo processo, ha trovato elementi tali da poter accusare il governo degli Stati Uniti di avere cospirato per uccidere King.
Alla fine del processo il giudice ha letto il verdetto della giuria: “In risposta alla domanda se Jowers Loyd ha partecipato a un complotto in danno di Martin Luther King? La risposta della Giuria è stata: Sì!”
“Credete anche voi che altri, compreso agenzie governative, abbiano preso parte alla cospirazione, come sostenuto dall’imputato? Ancora una volta, la risposta della Giuria è stata: Sì!”
Una sentenza, che farà discutere per molto tempo ancora….
Gian J. Morici