Aragona (Agrigento)- Puntualmente l’emergenza rifiuti ritorna nei comuni agrigentini dell’Ato Gesa AG2 e come al solito ai cassonetti traboccanti di rifiuti che invadono le strade si associa l’odore nauseabondo che invade l’aria.
La soluzione al problema non può certamente essere quella di incendiare rifiuti e relativi cassonetti, in quanto al danno economico si aggiunge l’inquinamento atmosferico prodotto, con conseguenti ricadute negative sulla salute pubblica.
Tra la notte del 5 aprile e le prime ore del giorno successivo, ignoti hanno appiccato il fuoco a più cumuli d’immondizia. Incendi si sono registrati nella via Petrusella nonché nella via Falcone-Borsellino, proprio di fronte l’ingresso del plesso scolastico “V. E. Orlando”.
Una grande fiammata tossica che ha illuminato la notte in c/da “Fontes Episcopi”. Un incendio che è stato domato grazie al lavoro dei vigili del fuoco di Agrigento, che nel minor tempo possibile hanno raggiunto la città delle maccalube.
Aragona e gli aragonesi non meritano questi ingiustificati gesti vili ed incivili. Al contempo, a fronte delle esose bollette Tarsu, regolarmente pagate, non meriterebbero neppure che la spazzatura venga lasciata in loco.
Con la speranza che l’emergenza possa rientrare quanto prima, l’invito rivolto alla cittadinanza è quello di denunciare quanti, incendiando nel buio della notte i rifiuti, si rendono responsabili di atti incivili e lesivi per la salute della collettività.
Totò Castellana