Sono appena trascorsi tre mesi dalle dichiarazioni espresse dal Presidente del Consiglio Mario Monti durante l’incontro con le rappresentanze Militari e i Sindacati di Polizia nel corso della presentazione della Legge Finanziaria durante il quale ci rassicurava enfatizzando il ruolo dei comparti sicurezza e difesa che ad un tratto, come una scure che si abbatte sul collo del condannato a morte, decide di decretare dei provvedimenti che innalzerebbero ulteriormente l’età anagrafica degli operatori della sicurezza e della difesa per andare in quiescenza.
Agli sputi e ai calci che quotidianamente riceviamo dai manifestanti adesso il colpo basso da parte di un Governo che sembrava aver capito le nostre difficoltà operative ed umane.
Siamo letteralmente pietrificati dalle enunciazioni da parte di questo governo, che in un primo momento sembrava aver capito le nostre oggettive difficoltà, che certamente non sono di casta poiché non lo siamo. Queste le dichiarazioni del Segretario Generale Nazionale dello SPIR Antonino Alletto in merito alla nuova e preoccupante posizione assunta dal Governo nel merito delle pensioni delle Forze Armate e delle Forze di Polizia ad ordinamento militare e civile.
Noi operiamo in situazioni di estreme pericolo ogni giorno, abbiamo dimostrato e continuiamo a dimostrare quotidianamente la nostra serietà e dedizione nell’espletamento del nostro lavoro. I nostri stipendi sono ai limiti della povertà adesso si pensa di innalzare ulteriormente l’età anagrafica per accedere alla tanta sospirata pensione, questo è davvero insostenibile.
L’età media del Poliziotto Italiano e già di 44 anni ,così facendo si innalzerà ulteriormente rendendo impossibile la nostra attività sul territorio. Come mai in questo caso i nostri salari e l’età pensionabile non viene comparata a quella delle altre Polizie Europee ?
Se quando enunciato dovesse tradursi in realtà metteremo in atto in tutta Italia delle proteste pacifiche per sensibilizzare l’opinione pubblica spiegando ai cittadini Italiani quello che potrebbe accadere con dei tutori dell’ordine vecchi e demotivati oltre che poveri.