29 Aprile 2024
Home Cortina, Roma, Milano. È caccia agli evasori

9 thoughts on “Cortina, Roma, Milano. È caccia agli evasori

  1. Un controllo giusto, un controllo che dovrebbe essere frequente, fatto periodicamente. Non farebbe più notizia. Che poi Monti non sia per l’equità sociale questo è evidente . Ma rispetto al vuoto di prima va bene così. E’ bene ricordare che esiste un’evasione contributiva altrettanto dannosa di quella fiscale e che le aziende oneste (la maggioranza) hanno tutto da guadagnare dalla lotta al lavoro irregolare utilizzato dalle aziende disoneste (la minoranza) e alla loro concorrenza sleale. E nella P.A. basterebbe applicare le leggi che esistono già
    http://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Brunetta#La_Legge_Brunetta_.2815.2F2009.29

  2. Tutta demagogia in puro stile montiano. Perscoprire gli evasori non servono i blitz spettacolari, si puo’ fare incrociando le dichiarazoni dei redditi con le proprietà di auto di lusso, di case, yacht etc. Tutte cose che si fanno dall’ufficio. Ci vgoliono far credere che Monti prepari l’equita quando invece sta riducendio alla fame i lavoratori e i pesnionati e difende gli interessi della banche e degli speculatori di cui lui fa parte. Sono stufo di prese in giro.

  3. Per quanto riguarda il pubblico impiego, la materia era già regolamentata e prevedeva che il dipendente pubblico non può svolgere un altro lavoro subordinato o autonomo se non autorizzato. Il via libera dall’ufficio dove è impiegato è condizionato a due precise circostanze: che non si incorra nelle incompatibilità previste dalla legge (come per l’attività libero professionale), e non ci sia conflitto d’interessi. Nei casi di violazione più grave è previsto anche il licenziamento. Naturalmente, sono escluse le attività svolte gratuitamente presso associazioni di volontariato. Diversi, quindi, gli identikit del doppiolavorista non autorizzato: si va dal lavoratore con bassa qualifica che per arrotondare lo stipendio, come si è visto, la sera o durante il weekend fa il cameriere. In questo caso, il lavoro sarebbe anche compatibile, ma se non chiede l’autorizzazione – per pudore o perché lo fa in nero – è perseguibile; tra le qualifiche medio-bassi ci sono impiegati di amministrazioni locali che lavorano negli uffici tecnici dove si rilasciano le licenze edilizie e che hanno collaborazioni con le società interessate. Palese, in questo caso, la violazione che presenta anche ricadute penali. Discorso diverso per i professionisti che evadono e spesso si avvalgono di collaboratori impiegati nella pubblica amministrazione. Costoro, nell’evadere tasse e contributi, godono di canali privilegiati all’interno degli uffici, e non corrono neppure il rischio di una eventuale vertenza, visto che il lavoratore non potrà mai farvi ricorso poiché sarebbe il primo a pagarne le conseguenze.
    Grazie per l’ospitalità
    Elio

  4. Di certo oltre ai controlli di cui tanto si parla, mi piacerebbe leggere di ispezioni presso Notai, studi di medici specialisti, laboratori di analisi e quant’altro…luoghi dove spesso ti senti proporre: con la fattuta ti viene “X”, senza fattura ti viene “X” – “Y”…

  5. L’Italia è tutta una Casta. Ma se la classe politica è marcia, la colpa di chi è? Non siamo noi ad eleggerli? La verità, come ha scritto Morici, è che fino a quando tutti ci facevamo i cazzi nostri non vedevamo niente. E in questo mi ci metto pure io che quando dovevamo muoverci come sindacato abbiamo chiuso gli occhi. A te, Mario Aversa, da sindacalista a sindacalista ti chiedo noi cosa abbiamo fatto. Lavoro nero non significava solo fottere il lavoratore. Significava fottere lo Stato e tutti noi che dallo Stato abbiamo servizi, stipendi e pensioni. Ma forse non lo capivamo. Ora siamo tutti incazzati e basta leggere i commenti all’articolo di Repubblica di oggi per capire che la gente si è rotta i cabasisi http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/01/29/news/milano_boom_di_scontrini_durante_il_blitz_nei_locali_lavoratori_in_nero_e_clandestini-28955342/#commentatutti
    GdF e Agenzia delle Entrate ci stanno dando sotto. Vedrai che anche ad Agrigento qualcosa cambierà. Appena lo stesso imput arriverà anche da noi, ci sarà da ridere e quelli che si stanno coalizzando sotto l’egida di associazioni che in buona parte includono anche una bella fetta di evasori fiscali, cominceranno a tremare. Saranno gli stessi cittadini a fare quello che già avviene in altre città italiane.
    Ma in tutto questo, il Sindacato, quello con la S maiuscola, dov’è?

  6. Il Sindacato ha fatto tutto quello che c’era da fare. Si sono fatti tutti i caxxi loro.

  7. W LA GDF E L’AGENZIA DELLE ENTRATE!!!!!!!!! ERA ORA. E ADESSO CONTROLLI A TAPPETO X TUTTI, ACCERTAMENTI PATRIMONIALI E SEQUESTRO DI BENI DI DUBBIA PROVENIENZA. SOLO COSI’ SI PUO’ USCIRE DALLA CRISI SENZA FARLA PAGARE AI CITTADINI ONESTI.

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