Dopo il grande successo di “Poetica Coazione”, che ha ottenuto unanimi consensi di pubblico e di critica in tutta Italia, il giovane e già affermato poeta Federico Li Calzi, 30 anni, nato e residente a Canicattì (Ag), torna a proporsi nel contesto editoriale nazionale con la sua seconda significativa raccolta di liriche enigmaticamente intitolata “Dittologie Congelate”(tra@art 2012, Edizioni Cerrito), pubblicata proprio pochissimi giorni orsono.
Il volume, che si presenta anche in una raffinata veste grafica, comprende 64 poesie più i ponderosi contributi saggistici d’approfondimento di due rinomati studiosi e docenti universitari: il Prof. Nuccio Mula, scrittore, poeta e critico letterario internazionale, che ne ha firmato la prefazione (così come nella precedente raccolta) ed il Prof. Enrico Testa, scrittore, poeta e cattedratico di Storia della Lingua Italiana presso l’Ateneo di Genova.
“Dittologie Congelate” si configura, già dai primi approcci, come naturale evoluzione della forma di “Poetica Coazione”, sebbene rimangano invariati il pensiero centrale, i sentimenti, l’immagine mitica. Un’opera complessa, sin dal titolo. “Dittologia”, infatti, come figura retorica, indica denotativamente la “congiunzione di due vocaboli simili nel significato e complementari”, e risponde, di fatto e nei metodi, alla cosiddetta “tecnica dell’amplificazione”, incastonata nelle diverse poesie di questa silloge.
I temi delle “Dittologie Congelate” sono il Ricordo, il Rimpianto, la Malinconia, la Nostalgia, la Memoria del passato, l’infanzia, l’incomunicabilità sentimentale fra il protagonista e una donna misteriosa persa da tempo e che viene rievocata con amaro amore sin dalla prima silloge; e molti degli scenari di tali rimembranze non sono volutamente approfonditi dall’Autore proprio per rendere palpabile quest’incomunicabilità.
Così, nella sua prefazione, il Prof. Nuccio Mula“ (…) A sfogliare attentamente le pagine di questo secondo ed altrettanto prezioso florilegio lirico, di queste parole pregne, pulsanti, energiche, mai ginocchiate a capitolazioni di sorta, significanti e significative nell’appello e nell’auto-richiamo ad un agire sempre, dovunque e comunque, ne constateremo grande quantità… senza soste di demotivazione o, peggio, pause di ripensamento… Vi troveremo ricordi come linfa e veleno; solitudini non come dannazioni divine ma scaturigini esistenziali; camere di compensazioni a distillare e calibrare inesauste, infinite, imprevedibili categorie di mendacio; atmosfere rarefatte per simbolismi di rimembranze… longitudini e latitudini d’un pervicace, mai rassegnato monitorare / investigare su ormai residuali reperti di labirinti… vie di fuga e vicoli ciechi… scenari nascosti da stratigrafie di detriti e di polvere in fibrillazioni di moti sussultori (…)”; mentre, dal canto suo, il Prof. Enrico Testa, nella sua postfazione, tra l’altro rileva e afferma che “c’è… in queste poesie una strenua ricerca di quelli che si potrebbero chiamare effetti di saturazione fonica. La quale, se si presta orecchio all’interazione tra temi e suoni, determina a sua volta una conseguenza, insieme, originale e paradossale: la tensione ad afferrare con le reti sonore del timbro quanto è sfuggito per sempre, a cingere in un ordito di soprassalti armonici la mancanza, a chiudere in un abbraccio mnemonico di rime, consonanze e assonanze, l’irreparabilmente perduto. Come in un rito: esorcismo o manovra apotropaica: timbro che si fa mimesi del desiderio. Ma cos’altro è la poesia se non questo?”.
Eccezionale, infine, anche la citata veste grafica della copertina, a proposito della quale sia Federico Li Calzi che Nuccio Mula hanno vivamente ringraziato il comune amico Mark Kostabi, uno dei più grandi Maestri dell’Arte contemporanea, per la generosa disponibilità con cui il celebre Artista, sempre sensibile verso i giovani talenti nelle diverse ramificazioni della creatività, ha autorizzato, gratuitamente, la pubblicazione di una sua straordinaria opera pittorica, specificamente scelta dall’Autore e dal prefatore poiché rivelatasi anche un’impareggiabile e perfetta sintesi visuale dei sentimenti, dei temi e degli spunti riflessivi trattati in tutto il testo.
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