Il consigliere comunale Giuseppe Arnone, presenta querela nei confronti del Segretario provinciale del Partito Democratico di Agrigento, avv. Emilio Messana, ritenendosi diffamato da quanto affermato da quest’ultimo in una nota stampa.
Il Segretario del PD, facendo riferimento a quanto accaduto a seguito dell’intercettazione di una telefonata dal presunto contenuto minaccioso e denigratorio, intercorsa tra un consigliere comunale e un funzionario dell’Ufficio Tecnico Comunale di Agrigento, si era dichiarato niente affatto sorpreso dai comportamenti dell’Arnone, dandogli del mitomane.
Tale affermazione, indica in denuncia l’Arnone, veniva riportata sui giornali on-line “Grandangolo” e su “La Valle dei Templi”.
Sorprende il fatto che il consigliere Arnone non indichi in denuncia anche quello che ritiene essere “il miglior giornale di Agrigento” (Sicilia24Ore di Lelio Castaldo), che pure ha riportato le affermazioni del Messana (leggi qui l’articolo).
Evidentemente, sono ben altre le testate che meritano maggiore attenzione. E di questo siamo grati ad Arnone che con le sue attenzioni non fa altro che confermare a noi e all’opinione pubblica il “peso” che hanno questi due giornali nel mondo dell’informazione agrigentina.
E per restare in tema di querele per diffamazione, e di stampa di “peso”, vogliamo ricordare a chi legge come anche ”Il Sole24Ore” si sia interessato delle vicende che riguardano Arnone, pubblicandone la sua condanna da parte della Corte di cassazione – Sezione V penale (Sentenza 5 gennaio 2012 n. 87), per aver diffamato il dirigente dei servi urbanistici del comune in un manifesto ed in un libro inchiesta qualificandolo come “colluso con la mafia locale”.
Una condanna pubblicata nella rubrica “Guida al diritto”, dato che si tratta di una sentenza che fa giurisprudenza (leggi l’articolo).
Era ora che Arnone proseguisse il suo “allenamento” preferito.
In Italia la giustizia non funziona, è lenta…..ma quanto costano allo Stato ed ai cittadini le denuncie e le querele di Arnone. Cosa accadrebbe se ognuno di noi avesse comportamenti simili? Non si può pretendere di vivere il sociale denunciando di volta in volta chi la pensa diversamente. Per fortuna la gente
non è stupida, magari un pò tardi ma alla fine questi personaggi vengono giustamente emarginati.Alle prossime elezioni bisogna fare campagna elettorale
dicendo inanzitutto chi non votare,,,,,,,
Caro Morici perchè Arnone dovrebbe leggere quello che scrive Lelio Castaldo quando lui lo sa già?
Di quel giornale lui e i suoi amici leggono i commenti e commentano anche loro.
Perchè non ti chiedi invece come mai non commentano da te? Eppure ti leggono, tanto che ti nominano sempre.
Sarà forse questo il motivo:
https://lavalledeitempli.net/2010/09/21/computer-unico-pensiero-unico-a-pensar-male-si-fa-peccato-ma-spesso-ci-si-indovina%e2%80%a6/
Rifletti Morici. Rifletti…
La Mitomania
La pseudologia di cui la mitomania fa parte, è la tendenza abituale ad inventare bugie, a cui spesso crede l’autore stesso allo scopo di destare ammirazione, compassione o comunque interesse negli altri.Rientrano in questo ambito l’esagerazione, la millanteria, il falso ricordo, frequenti in soggetti sicuri e fantasiosi, in realtà bisognosi di rassicurazione e conferme che ottengono riducendo gli altri al ruolo di spettatori incantati.
Il mitomane, esperto nella suggestione e nell’inganno, evita di esporsi al crollo depressivo che può sortire dal deludente impatto con la vita reale. Questa patologia dell’immagine di sé si trova spesso nelle personalità isteriche-istrioniche, caratterizzate da mancanza di autonomia e forte suggestionabilità, tendenza a lasciarsi andare alla propria immaginazione e deboli tendenze alla sublimazione.
Dal punto di vista diagnostico il DSM IV classifica la mitomania fra i disturbi del cluster B tra i disturbi narcisistici e quelli istrionici, in cui nel primo la preoccupazione per l’immagine è principale, nel secondo nell’interazione sociale l’istrionico vuole apparire unico e positivo.