A farne le spese, la Stratfor, organizzazione che fornisce informazioni e analisi relative a questioni inerenti la sicurezza, sia nazionali che internazionali, e che offre i propri servizi al governo degli Stati Uniti, ma anche a privati, che ha ricevuto uno sgradito dono natalizio.
I dati sottratti all’azienda e citati pubblicamente, comprendono nomi, password e indirizzi e-mail di oltre 850.000 utenti Stratfor in aggiunta ai numeri di 75.000 carte di credito per gli utenti premium del servizio Stratfor.
Anonymous ha anche minacciato un nuovo attacco, che vedrebbe come obiettivo le forze dell’ordine degli Stati Uniti.
Nel comunicato degli hacker, non c’è alcuna spiegazione sul perché abbiano deciso di colpire la Stratfor, aldilà di quella che potrebbe essere la generale avversione che gli anonymous nutrono per le agenzie governative.
Dopo l’attacco condotto alla vigilia di Natale, il sito web ufficiale della Stratfor è stato messo offline e l’organizzazione ha dichiarato che il rilancio del sito non avrebbe avuto luogo fino al 2012.
Intanto, già a partire da oggi, il gruppo di hacker dovrebbe cominciare a condurre il proprio attacco verso obiettivi strategici quali quelli delle forze dell’ordine statunitensi e siti militari.